Il 2011 è anno di guerre, mercati che crollano, scandali piccanti; il Bunga-Bunga, lo Spread, la Libia di Gheddafi. E il 23 e 24 marzo 2011 il parlamento discute proprio di Libia e del ruolo dell’Italia nella guerra per fermare Gheddafi, che reprime con artiglieria e aviazione la “primavera libica”. Berlusconi non vorrebbe tradire un amico e alleato, ma c’è il mandato dell’Onu e l’Italia non può sottrarsi.
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