Di nomi e cringe, di buffoni e scelte, di progetti e ringraziamenti.
Di madri e maledizioni, di coraggio e discese in campo, di spiegoni e grandi ed epiche canzoni.
Di percezioni e sedie, di spiegoni e perdoni, di legami e scelte.
Di accettazione e orti, di tradimenti e sguardi, di pietre e partigiani.
Di morte e pietà, di amore e ossessione, di sacrificio e commozione.
Di dolore e vendetta, di smarrimento e felicità, di bacchette e serpenti.
Di blocchi e intuizioni, di gente morta e morti improvvise, di horcrux distrutti e nuove coppie.
Di nomi mitologici e mitiche divagazioni, di vendetta e vigliaccheria, di scelta (ancora!) e perdono.
Di denti e campanelli, di regali e vestiti, di donne irsute e liti furiose.
Di cambiamenti e rivoluzione, di condivisione e gelosie, di scoperte e nuovi luoghi.
Di non piani e precauzioni, di sbornie e contestazioni, di famiglia e rivelazioni.
Di episodi corti e conseguenza forse non pensate, di incongruenze e dolori, di crollo delle certezze e nuove direzioni.
Di bacchette e invidia, di cattiveria e scarsa pianificazione, di infamia e come allenare il tuo drago.
Di Galles e razze, di contestualizzazione e tradimenti, di sicurezza e sconsideratezza.
Di morte e funerali, di scelte e momenti di lucidità, di furti e profanazioni.
Di menzogne e visioni, di torture ed evasioni, di lotte e uccisioni.
Di tè e discussioni, di tempo che passa e ossessioni, di pseudonimi e distrazioni.
Di freddo e scelte sciocche, di prese in giro a Grifondoro e ciclo arturiano, di Deus ex machina e importanza dei gesti.