Una riflessione il più possibile completa sul compositore, sul tempo in cui visse, sugli incontri e la vita culturale del suo tempo. Sulle tracce dell’analisi di Giacomo de Benedetti su Giovanni Pascoli, si individuano dunque segrete affinità tra il poeta e il musicista. Così Giacomo Puccini si rivela affine a Pascoli nell’irrequieto ricercarsi. E nel bisogno di ritornare sui suoi passi alla ricerca di una sicurezza che esiste solo nei risultati della sua opera. Da questa irrequietezza nasce quindi la spinta verso il nuovo, l’inesplorato. Il tempo di Puccini è infatti un tempo in cui avvenimenti artistici e culturali causano la dissoluzione di valori tradizionali. E ci accorgiamo che le ricerche avviate allora determinano conseguenze avvertibili ancora oggi.
Un’indagine lontana dunque dal privato e dallo scandalistico, sotto la guida di studiosi di sicura competenza. A cominciare quindi da Mosco Carner, padre della rinascita dell’interesse per Puccini. Così arriviamo ai più recenti biografi come Michele Girardi e Julian Budden. Senza dimenticare Dieter Schikling, autore del catalogo definitivo delle musiche del compositore. E le personalissime analisi di Fedele D’Amico. Infine, tra riferimenti all’epistolario e alle testimonianze di chi ha conosciuto personalmente Puccini, è soprattutto la sua musica a parlare.
a cura di Luca Berni, Loriano Gonfiantini
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Una riflessione il più possibile completa sul compositore, sul tempo in cui visse, sugli incontri e la vita culturale del suo tempo. Sulle tracce dell’analisi di Giacomo de Benedetti su Giovanni Pascoli, si individuano dunque segrete affinità tra il poeta e il musicista. Così Giacomo Puccini si rivela affine a Pascoli nell’irrequieto ricercarsi. E nel bisogno di ritornare sui suoi passi alla ricerca di una sicurezza che esiste solo nei risultati della sua opera. Da questa irrequietezza nasce quindi la spinta verso il nuovo, l’inesplorato. Il tempo di Puccini è infatti un tempo in cui avvenimenti artistici e culturali causano la dissoluzione di valori tradizionali. E ci accorgiamo che le ricerche avviate allora determinano conseguenze avvertibili ancora oggi.
Un’indagine lontana dunque dal privato e dallo scandalistico, sotto la guida di studiosi di sicura competenza. A cominciare quindi da Mosco Carner, padre della rinascita dell’interesse per Puccini. Così arriviamo ai più recenti biografi come Michele Girardi e Julian Budden. Senza dimenticare Dieter Schikling, autore del catalogo definitivo delle musiche del compositore. E le personalissime analisi di Fedele D’Amico. Infine, tra riferimenti all’epistolario e alle testimonianze di chi ha conosciuto personalmente Puccini, è soprattutto la sua musica a parlare.
a cura di Luca Berni, Loriano Gonfiantini
Giacomo Puccini, brani da Turandot, dramma lirico in tre atti e cinque quadri su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni; Turandot: Joan Sutherland – L’imperatore Altoum: Peter Pears – Timur: Nicolai Ghiaurov – Calaf: Luciano Pavarotti – Liù: Montserrat Caballé – Ping: Tom Krause – Pang: Pier Francesco Poli – Pong: Piero De Palma – Un mandarino: Sabin Markov – Il Principe di Persia: Pier Francesco Poli; John Alldis Choir, London Philharmonic Orchestra, direttore Zubin Mehta
Giacomo Puccini, brani da Turandot, dramma lirico in tre atti e cinque quadri su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni; Turandot: Joan Sutherland – L’imperatore Altoum: Peter Pears – Timur: Nicolai Ghiaurov – Calaf: Luciano Pavarotti – Liù: Montserrat Caballé – Ping: Tom Krause – Pang: Pier Francesco Poli – Pong: Piero De Palma – Un mandarino: Sabin Markov – Il Principe di Persia: Pier Francesco Poli; John Alldis Choir, London Philharmonic Orchestra, direttore Zubin Mehta
Giacomo Puccini, brani da Suor Angelica, opera in un atto su libretto di Giacchino Forzano; Suor Angelica: Katia Ricciarelli – La zia Principessa: Fiorenza Cossotto – La Badessa, La Maestra delle novizie e Seconda Conversa: Maria Grazia Allegri – La Zelatrice, La Suora infermiera e la Seconda Cercatrice: Anna Di Stasio – Suor Genoveffa e Una Novizia: Rosanna Lippi – Suor Osmina e Prima cercatrice: Margherita Benedetti – Suor Dolcina e Prima Conversa: Miwako Kuo Matsumoto; Coro Filarmonico di Roma, Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, direttore Bruno Bartoletti
Giacomo Puccini, brani da Gianni Schicchi, opera in un atto su libretto di Gioacchino Forzano; Gianni Schicchi: Rolando Panerai – Lauretta: Helen Donath – Zita: Vera Baniewicz – Rinuccio: Peter Seiffert – Gherardo: Tullio Pane – Nella: Valerie Errante – Gherardino: Claudio Kunz – Betto di Signa: Gerhard Auer – Simone: Franco Federici – Marco: Robert Riener – La Ciesca: Mechtild Georg – Maestro Spinelloccio: Walter Zeh – Ser Amantio di Nicolao: Raimund Grumbach – Pinellino: Marcel Rosca – Guccio: Axel Wagner; Orchestra della Radio di Monaco, direttore Giuseppe Patané
Giacomo Puccini, brani da Tabarro, opera in un atto su libretto di Giuseppe Adami; Giorgetta: Leontyne Price – Michele: Sherrill Milnes – Luigi: Placido Domingo – Il Tinca: Piero De Palma – Il Talpa: Robert El Hage – La Frugola: Oralia Dominguez – Venditore di canzonette: Philip Langridge – Due amanti: Nigel Rogers, Elizabeth Gale; The John Alldis Choir, New Philharmonia Orchestra, direttore Eric Leinsdorf
Giacomo Puccini, brani da Suor Angelica, opera in un atto su libretto di Giacchino Forzano; Suor Angelica: Katia Ricciarelli – La zia Principessa: Fiorenza Cossotto – La Badessa, La Maestra delle novizie e Seconda Conversa: Maria Grazia Allegri – La Zelatrice, La Suora infermiera e la Seconda Cercatrice: Anna Di Stasio – Suor Genoveffa e Una Novizia: Rosanna Lippi – Suor Osmina e Prima cercatrice: Margherita Benedetti – Suor Dolcina e Prima Conversa: Miwako Kuo Matsumoto; Coro Filarmonico di Roma, Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, direttore Bruno Bartoletti
Giacomo Puccini, brani da La rondine, commedia lirica in tre atti su libretto di Giuseppe Adami; Magda: Angela Gheorghiu – Ruggero: Roberto Alagna – Prunier: William Matteuzzi – Lisette: Inva Mula – Rambaldo: Alberto Rinaldi – Ivette/Georgette: Patrizia Bicciré – Bianca/Gabriella: Patrizia Ciofi – Suzie/Lolette: Monica Bacelli – Gobin: Toby Spence – Périchaud: Riccardo Simonetti – Crébillon/Rabonnier/Maggiordomo: Enrico Fissore – Una voce interna: Patrizia Bicciré – Un uomo che fischia: William Matteuzzi – Un giovane Gareth Roberts – Uno studente: Andrew Busher; London Voices, London Symphony Orchestra, direttore Antonio Pappano
Giacomo Puccini, brani da La fanciulla del west, opera in tre atti su libretto di Guelfo Civinini e Carlo Zangarini; Minnie: Carol Neblett – Jack Rance: Sherril Milnes – Dick Johnson: Placido Domingo – Nick: Francis Egerton – Ashby: Robert Lloyd – Sonora: Jonathan Summers – Trin: John Dobson – Sid: Malcom Rivers – Bello: Tom McDonell – Harry: Paul Crook – Joe: Robin Leggate – Happy: William Elvin – Larkens: Malcom King – Billy Jackrabbit: Paul Hudson – Wowkle: Anne Wilkens – Jake Wallace: Gwynne Howell – José Castro: Eric Garrett – Un Postiglione: Handel Owen; Orchestra e Coro della Royal Opera House Covent Garden, direttore Zubin Mehta
Giacomo Puccini, brani da La fanciulla del west, opera in tre atti su libretto di Guelfo Civinini e Carlo Zangarini; Minnie: Carol Neblett – Jack Rance: Sherril Milnes – Dick Johnson: Placido Domingo – Nick: Francis Egerton – Ashby: Robert Lloyd – Sonora: Jonathan Summers – Trin: John Dobson – Sid: Malcom Rivers – Bello: Tom McDonell – Harry: Paul Crook – Joe: Robin Leggate – Happy: William Elvin – Larkens: Malcom King – Billy Jackrabbit: Paul Hudson – Wowkle: Anne Wilkens – Jake Wallace: Gwynne Howell – José Castro: Eric Garrett – Un Postiglione: Handel Owen; Orchestra e Coro della Royal Opera House Covent Garden, direttore Zubin Mehta
Giacomo Puccini, brani da Madama Butterfly, tragedia giapponese in due atti su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica; Madama Butterfly: Mirella Freni – B.F. Pinkerton: Luciano Pavarotti – Suzuki: Christa Ludwig – Sharpless: Robert Kerns; Coro della Staatsoper di Vienna, Filarmonica di Vienna, direttore Herbert von Karajan
Giacomo Puccini, brani da Madama Butterfly, tragedia giapponese in due atti su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica; Madama Butterfly: Svetlana Katchour – B.F. Pinkerton: Bruce Rankin – Suzuki: Fredrika Brillemburg – Sharpless: Heikki Kilpeläinen – Goro: Uwe Eikötter – Lo zio Bonzo: Andreas Haller – Kate Pinkerton: Kristen Strejc – Il principe Yamadori: Loren Christopher Lang – Il commissario Imperiale: Daniel Ratchev – Lo zio Yakusidé: Armin Kolarczyk – L’ufficiale del registro: Karsten Küsters – La madre di Cio-Cio-San: Elisabeth Bunge – La zia di Cio-Cio-San: Birgit Binnewies – La cugina di Cio-Cio-San: Laura Pederson – Il figlio della cugina: Gustavo Brillemburg; Coro dell’Opera di Brema, Orchestra Filarmonica di Stato di Brema, direttore Günter Neuhold
Giacomo Puccini, brani da Madama Butterfly; Madama Butterfly: Mirella Freni – B.F. Pinkerton: Luciano Pavarotti – Suzuki: Christa Ludwig – Sharpless: Robert Kerns; Coro della Staatsoper di Vienna, Filarmonica di Vienna, direttore Herbert von Karajan
Giacomo Puccini, brani da Tosca, opera in tre atti su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa; Floria Tosca: Maria Callas – Mario cavaradossi: Giuseppe Di Stefano – Il barone Scarpia: Tito Gobbi – Cesare Angelotti: Franco Calabrese – Spoletta: Angelo Mercuriali – Sagrestano: Melchiorre Luise – Sciarrone e Un carceriere: Dario Caselli – Un pastore: Alvaro Cordova; Orchestra e Coro del Teatro alla Scala di Milano, direttore Victor De Sabata
Una riflessione il più possibile completa sul compositore, sul tempo in cui visse, sugli incontri e la vita culturale del suo tempo. Sulle tracce dell’analisi di Giacomo de Benedetti su Giovanni Pascoli, si individuano dunque segrete affinità tra il poeta e il musicista. Così Giacomo Puccini si rivela affine a Pascoli nell’irrequieto ricercarsi. E nel bisogno di ritornare sui suoi passi alla ricerca di una sicurezza che esiste solo nei risultati della sua opera. Da questa irrequietezza nasce quindi la spinta verso il nuovo, l’inesplorato. Il tempo di Puccini è infatti un tempo in cui avvenimenti artistici e culturali causano la dissoluzione di valori tradizionali. E ci accorgiamo che le ricerche avviate allora determinano conseguenze avvertibili ancora oggi.
Un’indagine lontana dunque dal privato e dallo scandalistico, sotto la guida di studiosi di sicura competenza. A cominciare quindi da Mosco Carner, padre della rinascita dell’interesse per Puccini. Così arriviamo ai più recenti biografi come Michele Girardi e Julian Budden. Senza dimenticare Dieter Schikling, autore del catalogo definitivo delle musiche del compositore. E le personalissime analisi di Fedele D’Amico. Infine, tra riferimenti all’epistolario e alle testimonianze di chi ha conosciuto personalmente Puccini, è soprattutto la sua musica a parlare.
a cura di Luca Berni, Loriano Gonfiantini