Quella volta che sopra al Franchi sono passati gli Ufo…prima di scendere sul campo con le sembianze di idoli calcistici, rimasti tali nello spazio o nel tempo: le corse di Bati verso la bandierina, i dribbling di Roberto Baggio, le giocate di Pepito Rossi o le gesta della mitologica Fiorentina Ye-ye, le prime volte da vincitori in Europa con la leggerezza di uccellino Hamrin, ma a volte anche le delusioni sportive, i cambi di casacca inattesi, le vittorie inaspettate, le sconfitte le cadute e la forza di rialzarsi, sempre.
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Quella volta che sopra al Franchi sono passati gli Ufo…prima di scendere sul campo con le sembianze di idoli calcistici, rimasti tali nello spazio o nel tempo: le corse di Bati verso la bandierina, i dribbling di Roberto Baggio, le giocate di Pepito Rossi o le gesta della mitologica Fiorentina Ye-ye, le prime volte da vincitori in Europa con la leggerezza di uccellino Hamrin, ma a volte anche le delusioni sportive, i cambi di casacca inattesi, le vittorie inaspettate, le sconfitte le cadute e la forza di rialzarsi, sempre.
La nascita della Fiorentina Femminile, la scintilla del calcio in rosa, che darà il via al momvimento in Italia. Il primo tricolore vinto al Franchi dalle ragazze viola e non solo.
"Ho vissuto anni fantastici, ma non avrei fatto nulla a Firenze se non avessi avuto dei compagni di squadra così...". Insomma nessun calciatore è un'isola, e Rui Costa lo sottolinea, noi lo raccontiamo in questa puntata di Firenze Sogna
Gli esordi difficili dopo l'Argentina, l'impatto con il calcio italiano e i sogni che sembravano infranti. L'arrivo a Firenze, in una piazza che chiede tantissimo ma restituisce tutto quello che riceve con il doppio della generosità e della passione...
Chi le ha vissute di persona le ricorda a colori quelle sequenze, che nell’immaginario viola dei tifosi un po’ più ‘recenti’ sono associate a ricordi in bianco e nero. Ma piacevoli. Un tricolore arrivato in maniera incredibile, inattesa e impensabile. Il secondo scudetto viola, quello della Fiorentina Yè-Yè
Torneremo come nel 56’ recita, anzi canta, uno dei cori più gettonati in Fiesole. E il riferimento è a quel primo, lontanissimo Tricolore. Quello della formazione che ancora i tifosi sanno a memoria...
L'epica battaglia di Ibrox, la normalità di un pomeriggio al cinema e da turisti tra Pisa e Firenze, il fil violet che lega Firenze e Ungheria e il primo trofeo internazionale di una squadra italiana: la Coppa delle Coppe del 1961.
L'eredità di un sorriso che vince tutto. Il ricordo vivo attraverso le iniziative destinate ai bambini e con un campo inaugurato in suo nome a Betlemme che supera le divisioni tra Palestina e Israele nel nome dello sport. Un murales gigante per ricordarlo.
C’è chi si chiede chi erano i Beatles, e citiamo non a caso il tifoso viola Gaetano Curreri, e chi si chiede che giocatore era Kurt Hamrin lo svedese dal soprannome forse meno minaccioso della storia del calcio, ma dalla finalizzazione più letale.
Da Lipari con furore, ma non senza un pedigree da bomber del sottobosco calcistico italiano. Per trovare la sua strada Christian Riganò deve aprire l’otre dei venti, conservata dal mitologico Eolo nelle isole che portano il suo nome nel basso Tirreno a due passi dalla Sicilia e spingersi fino a Firenze.
Un difensore rock che si è fatto strada nel cuore della difesa viola e dei suoi tifosi un passo alla volta, come un assolo in crescendo: Gonzalo Rodriguez
E'protagonista assoluto di alcuni momenti in cui, e non capita spesso, sulla copertina finisce un portiere e non l’attaccante di turno: il sogno di vincere a Wembley, gli interventi decisivi, i rigori parati in Azzurro. Un portiere fortissimo, una persona 'normale', un estremo difensore dei valori, prima ancora che dei pali: Francesco Toldo.
Volere è potere, volare è portiere. Tra le saghe DC e quelle Marvel, e il tempo dei manga giapponesi, c’era una volta a Firenze anche l’uomo tigre tra i pali della Fiorentina: Sebastien Frey.
Nello sport ci sono poche regole non scritte. Una dice che se alleni la squadra per cui fai il tifo sarà difficilissimo seppellire la sciarpa per far emergere solo il tecnico che c’è in te. Poi ci sono le eccezioni e le volte in cui le due cose riescono insieme e allora se riesci a centrare il tuo obiettivo è tutto più bello. Un Mondo migliore.
La partitura scritta per il primo violino ha regalato molte soddisfazioni con la casacca viola ad Alberto Gilardino che si è sentito subito a suo agio nell’orchestra viola, una colonna sonora sottolineata dai boati del Franchi, con molti bis e un destino che però non ha riservato un trofeo da mettere in bacheca, ma ha sottolineato le qualità sportive ed umane di un campione. Uno che in campo aveva un talento speciale: il senso di Gila per la rete
Quella volta che sopra al Franchi sono passati gli Ufo…prima di scendere sul campo con le sembianze di idoli calcistici, rimasti tali nello spazio o nel tempo: le corse di Bati verso la bandierina, i dribbling di Roberto Baggio, le giocate di Pepito Rossi o le gesta della mitologica Fiorentina Ye-ye, le prime volte da vincitori in Europa con la leggerezza di uccellino Hamrin, ma a volte anche le delusioni sportive, i cambi di casacca inattesi, le vittorie inaspettate, le sconfitte le cadute e la forza di rialzarsi, sempre.