
16 ottobre 1934. Accerchiato dalle forze del Kuomintang comandate dal nazionalista Chang Kai-Shek, l'armata rossa cinese su decisione del leader comunista Mao Tse-Tung, decide di rompere l'accerchiamento e di compiere una lunghissima marcia partendo dalla regione dello Jiangxi, verso il nord della Cina, esattamente nella regione dello Shanxii, ritenuta più facilmente difendibile. La marcia sarà estenuante e solo 20.000 uomini degli 80.000 partenti, giungeranno nelle regioni del nord attraversando territori spesso aridi, con scarsa alimentazione e in condizioni igenico-sanitarie ai limiti della sussistenza. Nonostante le sofferenze patite, il successo della marcia (che si concluderà il 22 ottobre 1935) accrescerà notevolmente la popolarità di Mao, e sarà tra i motivi che durante la guerra civile cinese, farà pendere l'ago della bilancia in favore dei comunisti.