
Tra l'inverno e la primavera del 1917, in un fase di sostanziale stallo della Prima Guerra Mondiale, i tedeschi pensarono di poter convincere il Messico a tenere impegnati gli Stati Uniti sul contenente americano, persuadendoli della necessità di riprendersi alcuni territori perduti durante la guerra messicano-statunitense (1846-1848). La Germania credeva di poter costringere (anche solo facendo si che i messicani ricorressero "solo" a delle minacce) gli americani a non intervenire così in guerra sul suolo europeo e di poter proseguire nella indiscriminata guerra sottomarina. Il telegramma Zimmermann (dal nome del ministro degli esteri tedesco che lo redasse) doveva giungere alle autorità messicane in maniera "segreta", ma venne intercettato e decriptato dagli inglesi che avvisarono il "futuro" alleato americano, contribuendo ad alimentare la "germanofobia" che portò gli Usa ad entrare in guerra contro l'Impero Tedesco.