Una cavalcata lunga dieci anni ha portato alla Relife di oggi una realtà da 500 milioni di fatturato e più di 1200 collaboratori, partendo da Benfante, una storica impresa di famiglia genovese che fatturava una quindicina di milioni di euro.Grazie al coinvolgimento di Xenon prima e F2i poi, l’azienda è potuta crescere grazie ad una campagna mirata che dal recupero della carta nel territorio genovese e alessandrino ha sviluppato un gruppo di rilevanza nazionale con un modello di economia circolare fondato su 4 divisioni: Recycling, per il recupero dei rifiuti solidi urbani e industriali, Paper Mill, per la produzione di cartone da materia prima secondaria proveniente dalla divisione Recycling, Paper Packaging, con tre scatolifici integrati e infine Plastic Packaging con il riciclo della plastica.Ma non è stata certo una cavalcata facile, ci sono state le sfide dell’integrazione tra società e famiglie imprenditoriali, tra dimensione finanziaria e industriale, tra imprenditori e manager.Avremo modo di ascoltare Marco Benfante, l’imprenditore che con il fratello Paolo guidava l’impresa da cui tutto è nato ed Enzo Scalia, il manager che dopo aver lavorato in grandi realtà del settore ha condiviso l’idea e l’impegno per lo sviluppo del gruppo.
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https://relifegroup.com/Il profilo LinkedIn di Enzo Scalia
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