
In tutto il mondo cresce la pressione su WhatsApp e altre piattaforme di messaggistica per inserire falle nella cifratura dei nostri messaggi, rendendoli accessibili alle autorità.
Non si tratta solo di regimi autoritari: anche democrazie come India, Canada e Regno Unito hanno già approvato leggi in questa direzione, spesso giustificate con la lotta alla pedofilia o al contrabbando.
In Europa, invece, alcuni contrappesi istituzionali hanno finora impedito l’introduzione del cosiddetto Chat Control, mantenendo viva la difesa della privacy e della libertà individuale. Ma lo scontro è tutt’altro che chiuso: la partita è tra due modelli di società — la “sorveglianza protettiva” e la tutela dei diritti personali.
Ne parlano Piercamillo Falasca, Emanuele Pinelli e Luca Cadonici in un nuovo episodio di Europa futura, il podcast de L’Europeista.