In questo episodio di Educare con calma esploro un tema scomodo: perché è importante smettere di normalizzare alcuni comportamenti verso bambinǝ e iniziare a chiamarli per quello che sono: forme di abuso (che possiamo imparare ad evitare).
Strattonare, spingere, sculacciare: sono comportamenti che ancora troppo spesso vengono tollerati e giustificati come «disciplina», ma in realtà sono abusi.
Certo, questa parola può creare disagio e far scattare resistenze, ma se evitiamo di chiamare le cose con il loro nome, rischiamo di continuare a normalizzare e perpetuare ciò che invece meriterebbe di essere messo in discussione. E se ti è capitato di farlo, non vuol dire che sei un cattivo genitore o che non ami profondamente tuǝ figliǝ: significa che hai bisogno di strumenti, di maggiore supporto e di un po’ più di cura verso te stessə.
Inoltre, spesso reagiamo così perché anche noi siamo stati cresciuti in questo modo, e avere il coraggio di vederlo e ammetterlo è il primo passo per interrompere il ciclo e iniziare a scegliere diversamente. Il nostro compito di genitori non è quello di esercitare il controllo, punire o fare paura per ottenere obbedienza, ma di offrire contenimento, connessione e guida.
Educare con calma, in fondo, è proprio questo: allenarci ad ascoltare anche le verità scomode e decidere, ogni volta che possiamo, di non ripetere ciò che ci ha fatto male.
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