Geopolitica e Pmi: un binomio che fino a poco tempo fa sembrava impossibile. Per molto tempo la geopolitica è rimasta fuori dal radar delle imprese, soprattutto quelle più piccole. Era una cosa da stati, da ministeri, da grandi equilibri mondiali.
Oggi però non è più così. Il professor Marco Valigi dell'Università Cattolica, autore di "Geopolitica per le imprese", spiega perché in un mondo frammentato, con leadership che parlano lingue sempre diverse e scenari che cambiano nel giro di pochi anni, anche la piccola impresa deve imparare a leggere il contesto geopolitico. Non si tratta di diventare esperti di relazioni internazionali, ma di sviluppare una mentalità diversa: «Testa alta, sguardo ampio, respiri profondi».
La differenza sta nell'approccio. C'è chi naviga a vista, aspettando che le opportunità si manifestino per poi reagire, e chi invece legge il contesto per costruire autonomamente la propria strategia. Due modi completamente diversi di fare imprenditoria, che richiedono coraggio, pianificazione e consapevolezza totalmente differenti.
La sfida non è avere strumenti sofisticati, ma acquisire "strumenti analitici nuovi" perché, come dice Valigi, «se voglio essere coraggioso ma affronto il nuovo con strumenti vecchi, non avrò risposte adeguate». Il vero rischio oggi è non decidere, restare fermi, fare come si è sempre fatto sperando che il mondo torni normale. Ma quel mondo lì non tornerà più. Il podcast è a cura di Paola Landriani e Paola Mattavelli per "Imprese e Territorio".
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