
Nuova puntata di “Duemila Secondi”. Al centro del podcast, il nuovo allarme sulla sicurezza dei testimoni di giustizia, ancora una volta esposti al rischio di ritorsioni da parte dei mafiosi denunciati. La denuncia, tra gli altri, è arrivata da Ignazio Cutrò e riguarda una nota del Servizio centrale di protezione: le amministrazioni presso cui lavorano decine di testimoni siciliani — trasferiti per motivi di sicurezza — dovranno comunicare alla Regione Sicilia dati personali, inclusa la residenza protetta, concessa proprio per garantirne l’incolumità .“Viene meno il ruolo del Servizio centrale di protezione nella gestione del rapporto di lavoro e nelle comunicazioni interne”, spiega Aaron Pettinari, caporedattore di ANTIMAFIADuemila. “Il rischio è che dati sensibili finiscano in mano a funzionari ordinari, esponendo i testimoni a possibili fughe di notizie. E questa situazione riguarda anche i collaboratori di giustizia”. Pettinari avverte: “Così si disincentiva la collaborazione con la giustizia. Avremo sempre meno testimoni, meno denunce, meno aiuto alle indagini. Il messaggio è devastante”.Nel podcast si parla anche del trasferimento nelle carceri sarde di 92 detenuti al 41-bis e del documento dell’ANM del 1994, in cui l’attuale ministro Carlo Nordio si dichiarava contrario alla separazione delle carriere. “Nordio dovrebbe fare pace con sé stesso”, commenta Pettinari, ricordando che proprio il Guardasigilli ha firmato la recente riforma approvata dal Senato.Spazio anche alla politica estera: Emmanuel Macron ha annunciato il riconoscimento della Palestina da parte della Francia. “Una decisione importante ma simbolica, è più uno specchietto per le allodole. Per aiutare davvero servirebbero azioni concrete, come l’invio massiccio di aiuti umanitari via mare a bordo di navi militari per rompere il blocco su Gaza”, dicono i redattori.Infine, i colloqui tra delegazioni russa e ucraina a Istanbul, limitati allo scambio di prigionieri e salme. “Non si parla più di pace, le posizioni sono inconciliabili”, dice Francesco Ciotti. “E intanto l’Europa si prepara alla guerra”. Sullo sfondo, Donald Trump, alle prese con il caso Epstein: “Tra affari e scandali, si comporta da buffone di corte, smentendo le promesse di pace fatte in campagna elettorale. E oggi il mondo è più infuocato che mai”. "Duemila Secondi" tornerà dopo la pausa estiva. Restate connessi e buone vacanze!
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