
«È la prima volta che mi trovo in un porto di mare con tanto apparato militaresco. Alle ore 17 mi imbarco. Mi trovo disorientato trovandomi su sulla nave e mi metto subito su in coperta. Verso le 11 abbiamo un allarme aereo che dura fino all’una. Ebbe luogo a quattro ondate successive sulla città un bombardamento da apparecchi nemici. Mi sono impressionato sicuramente, però ero calmo. La difesa contraerea funzionavano magnificamente, specie la marina. Alle prime ore del 20 la nave si stacca dalla banchina e lascia il bel caro suolo Patrio» (19 dicembre 1940)
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