L'ultimo incontro di questo nostro viaggio è con Davide Zamolo: lui quando ci sono stati i i terremoti nel '76 aveva vent'anni. Ci racconta cosa sono stati quei giorni per lui e il suo impegno per ridare la luce a Portis Vecchio: il paese dov'è cresciuto e che ancora oggi porta i segni di quella tragedia.
Roy Rossi (che ha lo stesso cognome di uno di noi assolutamente non per caso), ci invita a pranzo. Ci racconta di quando, a 17 anni, ha deciso di partire con un suo gruppo di amici scout per dare una mano alle persone colpite dal terremoto. Ci racconta di questa esperienza come di qualcosa che gli ha cambiato la vita.
In questo episodio ci facciamo una bella chiacchierata con Renzo Bonn, medico psichiatra che subito dopo la scossa di maggio ha deciso di andare a prestare soccorso ai superstiti come volontario. Ci racconta la sua esperienza di quei giorni e noi approfittiamo delle sue competenze per provare a rispondere a delle nostre curiosità.
Incontriamo Floriana Marino, direttrice del museo Tiere Motus di Venzone, che raccoglie la memoria dei terremoti del ’76, all’interno di un paese che da una parte conserva alcune tracce della devastazione di quei mesi, dall’altra contiene uno degli esempi più riusciti dell’approccio “com’era dov’era”: il duomo di Venzone. Floriana stessa ha contribuito alla sua ricostruzione.
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In questo primo episodio andiamo in gita all'OGS - Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale, che detto così sembra molto complicato, ma Carla Barnaba è riuscita a farci fare un ripasso della tettonica delle placche in modo molto semplice, raccontandoci anche un pezzo di sè.