
Nuovamente la viltà, il "ripensarci", ma questa volta - diremmo - a ragion veduta: Dante ha già fatto un pezzo di cammino e si sente impietrito (il richiamo a Medusa non è casuale...), tanto da accarezzare l'idea di tornare indietro. Ma l'Angelo, la cui venuta era attesa dalla metà del canto 8, finalmente arriva e, senza nessuno sforzo spalanca la porta di Dite. Virgilio e Dante possono, dunque, proseguire il loro cammino.