
Ancora nello Stige, Dante vede le torri della città di Dite. Per la prima volta, in questo canto si rivolge al "lettor" per confidargli la sua paura di essere lasciato solo in quell'Inferno. Ma Virgilio gli ricorda che la battaglia con i demòni è già stata vinta. Il segno? Quella porta "men segreta (...) sovr'essa (...) la scritta morta" che all'inizio del loro cammino hanno attraversato è stata scardinata dall'arrivo di Cristo.