Parziale chiusura dell’aeroporto Fontanarossa. Tra il 20 e il 25 luglio 2023 Catania è anche prigioniera del suo essere città di un’isola. Isolata, temporaneamente. Dalla notte del 16 luglio l’aeroporto internazionale “Vincenzo Bellini” di Catania è in tilt a causa di un incendio divampato al piano terra del Terminal A, il principale dello scalo. È solo l’inizio di un’Odissea che durerà fino a metà agosto, gettando in una baraonda delirante l’estate siciliana, sotto un sole cocente, con ripercussioni gravissime sul turismo. E sulla vita ordinaria dei cittadini catanesi, molti dei quali pendolari per lavoro. O per salute.
Incendi devastanti. Ogni incendio è un grande incendio. Non importa quanto sia stato esteso, conta il valore che per qualcuno aveva ciò che è stato distrutto o turbato. Il 25 luglio 2023 Aci Catena - a pochi chilometri da Catania - è circondata dal fuoco, come Aci San Filippo e tutto l'Acese. E molte altre zone dell’hinterland catanese. Appena le temperature arrivano al picco di calore stagionale, soprattutto tra luglio e agosto, lo scenario in Sicilia torna a farsi inferno. E in molti rivivono il trauma di essere circondati dalle fiamme, di vedere le proprie cose sgretolarsi come CENERE.
Blackout idrico. Tra il 20 e il 25 luglio 2023 Catania è travolta dallo sfinimento e dallo sconforto. Infestata da un’aria bollente che scotta la pelle. Le temperature hanno raggiunto i 48 gradi. È l’apice di un clima impazzito, invivibile senza il supporto dell’elettricità per rinfrescare l’aria. E senza il refrigerio dell’acqua. Il blackout che da giorni tiene la città al buio, sotto scacco, ha avuto un effetto domino sulle forniture idriche della città e dei paesi limitrofi. Dal centro alla periferia i rubinetti sono a secco. Ma cosa significa stare giorni e giorni senza acqua quando fuori ci sono 45, 48 gradi?
Blackout elettrico. È il 20 luglio 2023. Un giovedì, ma non un giovedì qualunque. A Catania fa caldo, molto, troppo caldo. La temperatura sfiora i 40 gradi, è costante ormai da giorni. All’improvviso, buio. Non solo perché il giorno è tramontato ed è già sera. Diversi isolati della città cominciano a essere travolti da distacchi della corrente elettrica temporanei, che nel giro di poche ore si trasformano in blackout prolungati per giorni e giorni. Senza corrente i condizionatori non possono refrigerare l’aria torrida, i frigoriferi iniziano a sbrinare, il cibo a rovinarsi. E gli apparecchi elettromedicali non possono aiutare chi ne ha bisogno. Senza che il caldo dia alcuna tregua.