
Ciao a tutti e benvenuti! Oggi vi portiamo in un viaggio nel tempo, all'inizio degli anni '30, per scoprire la storia di un vero innovatore del design automobilistico: Carl Breer.
Carl Breer nacque a Los Angeles, California, USA nel 1883 e morì a Detroit, Michigan, USA nel 1970. Fu il capo ingegnere della Chrysler. In un'epoca in cui Walter Percy Chrysler (1875-1940) mirava ad aumentare la quota di mercato della sua azienda, che all'epoca era solo al decimo posto nell'industria automobilistica nei primi anni '30, Breer e il suo team, inclusi gli ingegneri Owen Skelton e Fred Zeder, concepirono qualcosa di radicale: la Chrysler Airflow.
Questa vettura non era una semplice automobile; era un esperimento su ruote. Breer, deciso a migliorarne stabilità e comfort, studiò a fondo il concetto di streamlining, utilizzando la galleria del vento per sperimentare una varietà di forme della carrozzeria. La sua idea era di rovesciare l'effetto della portanza normalmente associata all'ala dell'aereo, ottenendo una forma aerodinamica che alle alte velocità avrebbe tenuto la vettura "incollata alla strada". Il risultato fu un'auto con un distintivo muso "a cascata", fari e parafanghi parzialmente inseriti nella carrozzeria.
La Airflow fu la prima automobile a impiegare l'allora avanguardistico styling aerodinamico. Ma le sue innovazioni non si fermarono qui: con questa vettura, Breer fece da pioniere anche nella costruzione di carrozzerie a scocca portantee con la cabina spostata in avanti, il che fu un altro progresso nella distribuzione del peso. Un'altra significativa innovazione fu la prima trasmissione automatica in una Chrysler.
Nonostante tutte queste incredibili innovazioni, per il grande pubblico la Airflow si rivelò troppo avanzata per i suoi tempi. Fu un fiasco dal punto di vista commerciale, rimanendo in produzione per soli tre anni. Eppure, lo straordinario progetto di Breer ebbe un'enorme influenza sui designer delle future automobili, specialmente per quelli al servizio della Ford, della General Motors e della Porsche.
Un racconto di genio, audacia e come un fallimento commerciale può paradossalmente plasmare il futuro!