Dal fondo brasiliano per l’Amazzonia alla Grande muraglia verde africana, pregi e difetti del nostro rapporto politico con gli alberi e le foreste, a cui chiediamo di salvarci senza mai riuscire davvero a vederli. Chiudiamo con un’intervista a Paolo Mori di Compagnia delle foreste su come migliorare la gestione degli alberi di città.
Una nuova ricerca ci permette di misurare con esattezza i danni che l’estrazione di idrocarburi fa ai corpi degli esseri umani. Come mettere fine a questa emergenza sanitaria? La soluzione più promettente è un trattato di non proliferazione. Chiudiamo con un’intervista ad Antonella Fioravanti, autrice di “Viaggio nel mondo invisibile”, che ci spiega gli effetti della crisi climatica sui microrganismi.
Comprendere la posizione geopolitica di Pechino sta diventando la questione più importante della nostra generazione. Puntata dossier sui significati, sulle contraddizioni e sulle prospettive della nuova guerra fredda ecologica, con un’intervista ad Alessandro Aresu, autore di “La Cina ha vinto”.
Tra caldo ed eventi estremi è stata un’estate complicata per il calcio, il tennis e tante altre discipline: all’orizzonte c’è Milano-Cortina e ci sono i Mondiali di calcio in Nord America: in che modo lo sport può avere un ruolo nella lotta al riscaldamento globale? Chiudiamo con un’intervista a Riccardo Bugari, atleta vegano e testimonial di Running Italy for Animals di Essere Animali.
Essere fiduciosi o pessimisti è una scelta politica basata sui fatti, e in questa puntata analizziamo le ragioni per posizionarci sul fronte della speranza. E chiudiamo con un’intervista a Sabrina Presto, ricercatrice del Cnr e autrice, con Cristina Mangia, di “Scienziate visionarie”.
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Parliamo di come il cambiamento climatico stia modificando l'industria turistica e di cosa possiamo fare noi al riguardo. Ne parliamo anche con Cristina Nadotti, giornalista e autrice di "Il turismo che non paga".
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Parliamo del legame tra centinaia di morti in Texas e la disinformazione, e di quando la negazione della scienza diventa un problema istituzionale. Ma prima partiamo da una previsione dell’inventore del Cyberpunk, Bruce Sterling. Chiudiamo con un’intervista a Milo Adami, organizzatore di Insostenibile Festival.
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Come Trump cambierà in modo irreversibile la ricerca sul clima negli Stati Uniti e quindi nel mondo, e cosa cambia per l’Unione europea. E poi un’intervista a Federica Ferrario, responsabile campagne di Terra!, su Green Deal e agricoltura.
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Gli abitanti di Tuvalu ci dicono una verità sulla lotta al riscaldamento globale. Poi un’analisi di come è andata la conferenza intermedia sul clima di Bonn. E un’intervista a Vittorio Cogliati Dezza del Forum Disuguaglianze e Diversità sul welfare energetico climatico.
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Una metafora sugli alieni per capire a che punto è la lotta alla crisi climatica. E poi un confronto tra quello che fa la Cina, quello che fanno gli Stati Uniti e il momento del capitalismo globale. Infine, un’intervista a Michele Torsello, head of strategy and policy di Cleantech for Italy.
Cominciamo con l’estinzione degli uccelli e gli albatros delle Midway, proseguiamo parlando di rinascimento nucleare e della fallacia di tante delle sue promesse, e chiudiamo con un’intervista a Caterina Sarfatti, amministratrice delegata per l’inclusione e la leadership globale di C40, la rete delle città contro il cambiamento climatico.
In questa puntata parliamo di cosa farà di noi il decreto Sicurezza, partendo da una lettera da un carcere, poi analizziamo i danni della xenofobia alla transizione, e infine un’intervista a Gianluca Grimalda, il disobbediente climatico più radicale d'Italia.
L'Unione Europea è vicina a raggiungere i suoi obiettivi al 2030: perché non diamo il giusto peso a questa notizia? Poi parliamo di com'è andata la storia del contadino peruviano che ha fatto causa al colosso tedesco del carbone. Chiudiamo con un'intervista a Gianluca Ruggieri, autore di Le energie del mondo.
In questa puntata partiamo dagli occhi delle megattere, parliamo di blue economy e politiche del mare, e chiudiamo con un’intervista a Benno Albrecht, rettore di IUAV, per il ruolo strategico dell’università con gli oceani.
Partiamo dalle isole Galápagos e dai 99 anni di David Attenborough, poi la ridefinizione del potere globale a partire dall'asse Brasile-Cina, e il divario di genere nelle emissioni. Chiudiamo con un'intervista al fotografo dei movimenti Rocco Rorandelli.
Partiamo con una cicogna che cambiò la storia della scienza, poi un’analisi climatica degli incendi in Israele e della crisi politica tra India e Pakistan, Trump contro i contenziosi climatici, e un’intervista a Giovanni Montagnani di Ci sarà un bel clima sugli errori che facciamo con l’idrogeno.
Un disastro ha colpito le barriere coralline, i sovranisti tifano per la fine del mondo (e delle nazioni), un problema statistico sul cambiamento climatico e un’intervista ad Alessandro Coltré, autore con Rita Cantalino del podcast “Molecole”.
Partiamo da perché è ancora bello celebrare la Giornata della Terra, poi un parallelo tra il rapporto Copernicus sullo stato del clima e quello di Greenpeace sullo stato dei media sul clima, poi una storia di satelliti e rifugiati climatici, e infine un’intervista ad Antonello Pasini, autore di “La sfida climatica” (Codice edizioni).
Partiamo dal saggio del momento negli USA, raccontiamo una decisione che può cambiare l’industria marittima mondiale, facciamo le analisi del sangue all’elettricità globale e chiudiamo con un’intervista a Emanuele Leonardi, professore associato dell’Università di Bologna, sui nuovi paradigmi ambientalisti.
In questa puntata parliamo di come imboccare il bivio tra difesa e clima, del burnout dell’attivismo e di come evitarlo, e chiudiamo con un’intervista a Fabio Ciconte di Terra! che parte dal suo libro “Il cibo è politica”.