
La cornice legislativa antiriciclaggio italiana, delineata dal D.Lgs. 231/07, si basa su quattro pilastri fondamentali: adeguata verifica, collaborazione attiva, conservazione dei dati e limitazione al contante.
L'adeguata verifica richiede alle istituzioni finanziarie di implementare processi rigorosi per verificare l'identità dei clienti.
La collaborazione attiva promuove la condivisione di informazioni su operatività sospette tra banca a autorità di vilanza per prevenire attività illecite.
La conservazione dei dati è cruciale per conservare accuratamente i dati relativi ai propri clienti e alle transazioni effettuate. In particolare, l'Archivio Standardizzato, alimentato dalla movimentazione e dall'anagrafe, assicura la conservazione tempestiva e completa dei dati.
La conformità a tali pratiche contribuisce a un ambiente finanziario resiliente e resistente alle attività criminali, enfatizzando l'interconnessione dei quattro pilastri antiriciclaggio.