Poco più di 80 anni fa, al poligono di tiro di Cibeno, frazione di Fossoli, in Emilia, i nazisti fucilarono 67 uomini colpevoli di aver agito contro il Fascismo e l’occupazione nazista.
Era il 12 luglio 1944, il giorno della strage di Fossoli.
Uno di quei 67 antifascisti era Carlo Prina. Monzese, classe 1897, lavora come ragioniere ed è padre di tre figlie. «Antifascista, cattolicissimo, monarchico e ufficiale dell’esercito»: così lo descrive la nipote Laura Ambrosini, che con la sua voce ci aiuta a ripercorrere, attraverso la prospettiva familiare, la vicenda umana di suo nonno Carlo.
Per Carlo Prina e i suoi compagni verranno posate le Pietre d’Inciampo nel corso di questo autunno. Il nostro racconto vuole affiancarsi a questo gesto di memoria, per fare spazio alla storia individuale dentro alle pieghe della grande storia.
Con un intervento di Manuela Ghizzoni, presidente della Fondazione Fossoli.
L’episodio è realizzato grazie al contributo di ANED – Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti.
Show more...