C'erano tre squadre in testa alla classifica, ne restano due. Il Napoli
ha giocato uno dei peggiori primi tempi dell'era Conte. Si è trasformato con l'ingresso di De Bruyne e il quarto gol stagionale di Hojlund.
Quello che può aver detto e fatto il tecnico nell'intervallo del
Maradona, forse, lo scopriremo in qualche film nel prossimo autunno.
Diamo poco credito alla Roma, come dice Gasp? Ha la migliore difesa in
Italia e nei primi 5 campionati europei. Ha preso solo 2 gol, ma ha un
5,1 di Expected Goals subiti, il che significa che o per bravura di
Svilar o per imprecisione degli avversari, le è andata fin qui bene. È
innegabile, però, che tanti numeri dicano anche che la Roma ha già
assorbito molti dei principi di Gasperini. E dopo la sosta, c'è Roma
Inter. Dal gruppo di testa si stacca il Milan, che a Torino non va oltre
lo zero a zero, e si porta a casa tanti rimpianti. La Juve può essere
disegnata col 3-5-2, come nel finale? Ma può fare a meno della classe di
Yildiz e Conceicao? O giocare con Yildiz dietro a due punte? E il
Milan, come pensa di inserire Leao, ora che è tornato in condizione? Può
fare la punta centrale? Tra i protagonisti di quest'avvio c'è Ahanor
dell'Atalanta: ha forza fisica, capacità tecniche, può fare il centrale
o l'esterno, è forte in marcatura ed ha grande, grandissima,
personalità. Non fosse però che Honest, nato da genitori nigeriani, non è
ancora in possesso del passaporto italiano e non può oggi essere
convocato da Gattuso, a differenza di qualche ventisettenne nato ad
Arequipa ma col trisavolo italiano che in Italia è stato solo un giorno,
a vedere Venezia.
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