Tra Google Analytics, #gdpr ed e-mail di attivisti che minacciano segnalazioni al Garante della #privacy in questo periodo c'è un po' di confusione.
"Il mio sito è a norma?"
"Ho ricevuto una segnalazione relativa a Google Fonts che è illegale. Cosa devo fare?"
Con questo video provo a fare un po' di chiarezza, sintetizzando quello che è accaduto fino ad ora, quello che dovrebbe accadere tra qualche settimana/mese (si attendono novità entro la fine del 2022) e cosa fare nel frattempo in attesa che il tutto si sblocchi.
Se vai di fretta:
Il mio suggerimento è quello di consolidare il tuo sito a quelle che erano le disposizioni a maggio 2022 senza farsi "prendere dal panico".
Google Analytics 4, opportunamente configurato è conforme al GDPR e non serve passare a Matomo.
È sempre bene passare dal proprio consulente legale per analizzare il singolo caso.
Sintesi di quello che è accaduto fino a qui
- 2020: è saltato l'accordo tra UE e USA (Schrems II) e sono state inviate 101 segnalazioni (NOYB 101) di siti web ai diversi garanti europei (4 in Italia)
- marzo 2022: UE e USA definiscono un accordo di principio
- giugno 2022: il Garante italiano risponde alla prima delle 4 segnalazioni italiane
- settembre 2022: Google Analytics 3 diventa illegale
- 7 ottobre 2022: Biden firma un ordine esecutivo per concretizzare l'accordo di marzo
A questo link 
https://www.youtube.com/watch?v=Dxr4qzQdpwI i riferimenti dell'avv. Scorza che cito nel mio video
- [1h 14'] "sbaglieremmo dicendo che questo è un problema di GA" [...] "ma sbaglieremmo allo stesso modo dicendo che non si possono più usare servizi forniti da soggetti americani"
- [1h 20' 12''] "conta il controllo giuridico e non quello tecnologico del server"
- [1h 33' 20''] se c'è l'azione da parte del governo USA "io credo che il giorno dopo nessuno si sognerebbe di continuare ad evocare scenari catastrofici da disaggregazione dell'internet"
Ancora, in questo articolo (
https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9789874) l'avv Scorza dichiara "Non è vero che chiunque allo stato attuale stia trasferendo dati dall’Europa agli Stati Uniti d’America stia violando le regole. Un accertamento caso per caso è indispensabile."
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