
Da terra promessa a stagno annacquato. E un terremoto di oltre cento anni fa, per quanto devastante e con conseguenze ancora oggi impattanti, non può costituire un alibi in eterno. Per questo, citando Gramsci, odio gli indifferenti. Così, imparando dalla storia e prendendo consapevolezza di quanto abbiamo perso (e quindi, un tempo, avuto), vorrei che Messina si svegliasse da questo lungo sonno in cui è caduta. Cercando il coraggio di risuscitare dalle macerie.
Con il contributo dell’assessore alle politiche culturali del Comune di Messina Enzo Caruso.