
La natura che rivendica sé stessa, mostrando il suo lato più oscuro: trentasette secondi di pura follia distruttiva. Per Messina, rasa al suolo, è un punto di non ritorno. Migliaia di vittime, l’orrore del puzzo di morte che travalica lo Stretto, lo sconforto della devastazione che non fa sconti. La stampa tra commozione e commiserazione, i ritardi nei soccorsi ma anche il peso di una catastrofe che assunse un’eco internazionale, riscrivendo la storia del Paese. Dentro il terremoto del 1908.