Oggi vi porto in un viaggio un po’ speciale, tra cinema, natura e marketing.
Vi parlerò di Robert Redford e di come, con uno sguardo alle montagne e il vento tra i capelli, ci abbia insegnato più di quanto molti brand riescano a fare oggi: il valore della natura come esperienza centrale e non solo come sfondo. 
*C’è un momento preciso nella storia del cinema in cui Robert Redford, con lo sguardo rivolto alle montagne e il vento tra i capelli, ha insegnato più di quanto molti brand riescano a fare oggi: il valore della natura come esperienza, non come semplice sfondo.*
Oggi parliamo di uno dei grandi maestri della comunicazione elegante e senza tempo, come le sue creazioni: Giorgio Armani. Armani è stato, per oltre mezzo secolo, il più elegante tra i comunicatori italiani. Non perché usasse slogan memorabili o campagne strillate, ma perché il suo messaggio era cucito nei tessuti, nei tagli, nelle proporzioni. Era un discorso sussurrato che restava impresso.
*In un’epoca in cui il successo viene spesso misurato dalla quantità di contenuti prodotti e dalla velocità con cui si riesce a cavalcare un trend, Armani ha costruito un impero praticando la virtù più rara nella comunicazione: la coerenza.*
Nel marketing e nella comunicazione, il colore è uno degli strumenti più potenti per definire l’identità di un brand. Un colore non è mai una scelta casuale: è il risultato di un’attenta strategia che punta a evocare emozioni, trasmettere valori e imprimere il marchio nella memoria collettiva. Alcuni brand hanno trasformato il colore in un elemento così iconico da diventare il loro simbolo distintivo, immediatamente riconoscibile.
Oggi parliamo di tre colori iconici che incarnano perfettamente questa strategia: il rosso Valentino, il blu Tiffany e il verde Mascheroni Sellerie, esplorando il loro significato e il ruolo che giocano nel posizionamento di questi brand.
Product Placement, pubblicità occulta o pubblicità ingannevole: sono argomenti di cui avrai sentito parlare seguendo Striscia La Notizia sul caso di un ipotetico contratto di ingaggio di una nota giornalista tv e per cui sono stata intervistata da Pinuccio per saperne di più.
Nell'episodio di oggi vediamo se i giornalisti possono, in effetti, sottoscrivere contratti di product placement e per quali settori è vietato il product placement.
Nello scorso episodio ti ho parlato della mia intervista a Striscia La Notizia sul product placement e le differenze con la pubblicità occulta e ingannevole.
Oggi vediamo quanto costa ad un’azienda fare product placement.
Quanto può guadagnare un personaggio televisivo da un contratto di product placement?
Si tratta del quesito a cui sono stata chiamata a rispondere ad uno degli inviati del programma Striscia La Notizia alla ricerca di dettagli sui contratti di product placement televisivi. La curiosità sul tema è partita dal fatto che nelle scorse settimane sono arrivate alla redazione delle segnalazioni circa la presunta sponsorizzazione di un brand da parte di una nota conduttrice e giornalista tv.
Ad indagare sul Product Placement e sul valore dei contratti di ingaggio Pinuccio e Max Laudadio.
Instagram, come già saprai, è un social network che permette agli utenti di scattare foto, applicare filtri e condividerle. È uno dei social più utilizzati, soprattutto da aziende e personaggi pubblici che lo utilizzano come mezzo per avere visibilità e per promuovere prodotti innovativi.
Ma c’è una funzione di Instagram che ha davvero catturato tutti, sposi compresi: le Instagram Stories.
Lo storytelling è spesso usato in comunicazione ed oggi in largo uso anche tra i professionisti del matrimonio sebbene il suo significato sia un pò controverso.
Per eliminare ogni dubbio e confusione, oggi voglio spiegarti cosa significa davvero storytelling e come puoi usarlo nella tua strategia di wedding marketing o, più rapidamente, nelle stories che fai ogni giorno per raccontare efficacemente i matrimoni e gli eventi della stagione.
Instagram è tra i social network, quello che ti consiglio di più per raccontare i tuoi real wedding mentre si stanno svolgendo. In questo modo potrai coinvolgere e raggiungere le future coppie di sposi. Oggi, dunque, ti parlerò dello strumento più agile per essere social e qualche tips per non impazzire anche mentre la stagione matrimoni incalza.
Quando inizia la stagione matrimoni la prima cosa che fai è smettere di comunicare sui tuoi canali social laddove dovresti comunicare di più, a maggior ragione quando lavori tantissimo. Dico bene? So anche a cosa stai pensando: ma come faccio a destreggiarmi tra lavoro e social network? Non ho tempo! Non ce la faccio, proprio non riesco. Lo so bene ma una soluzione c’è ed oggi te la spiego per bene.
Come può la sfilata di Gucci 2022 avere delle ripercussioni positive sul turismo pugliese? Già in un’altra occasione avevo spiegato come eventi di vario genere, ma pur sempre di grande portata, possano trasformare un territorio in una destinazione. Questa analisi l’avevo fatta in occasione della Proclamazione di Procida Capitale della cultura che prima di quell’evento era sconosciuta anche agli italiani ed ora invece è divenuta elemento di attrazione di turisti da ogni parte del mondo.
Il destination wedding Puglia è un trend piuttosto recente: ce lo dicono i numeri e lo dimostrano le domande che gli stranieri si pongono prima di affrontare un viaggio in Puglia. Conoscere i dubbi degli utenti e, d’altra parte, sapere come argomentare questa destinazione può aiutarti a far crescere la Puglia come wedding destination e rendere te come il professionista di riferimento su un prodotto turistico-matrimoniale per ora ancora esclusivo.
Ti ho già parlato in altri video di Destination Wedding, dei numeri del mercato e delle opportunità per te che lavori nel settore matrimoni. Oggi voglio parlarti di una wedding destination a cui tengono particolarmente: la Puglia. Che la Puglia sia una destinazione emergente lo si racconta ormai da qualche anno e questo fa, dunque, ben sperare che presto possa diventare una delle regioni dei destination weddings al pari della zona dei laghi di Como e di Garda e della gettonatissima Toscana o della Costiera Amalfitana.
Il termine revenue management fa parte di un gergo strettamente  correlato al mondo del turismo pertanto esso va preso in considerazione  anche se parliamo di turismo wedding-based e, quindi, di destination wedding.
Oggi voglio, dunque, portare nel settore matrimoni il revenue  management, una nuova nozione del marketing professionale questa volta  proveniente dal marketing turistico. Ti spiegherò cos’è, come viene  usato nel turismo e come esso può essere di supporto a chi investe (o  intende investire) in strategie di wedding marketing per attrarre sposi  stranieri.
Sono sicura che avrai sentito parlare del viaggio dell’eroe come una delle più diffuse tecniche di storytelling ma probabilmente non hai mai pensato di applicare questo modo di narrare alla tua strategia di comunicazione nel settore matrimoni. Il viaggio dell’eroe può essere utilizzato, infatti, come schema narrativo, anche nella tua strategia di wedding marketing, tramite la scansione di tappe che creano l’intrigo e danno un ritmo avvincente a qualsiasi storia che vorrai raccontare o testo che vorrai scrivere . Se ben applicato, potrai usare questo schema per: • scrivere la tua bio sul tuo sito web • raccontare la storia di una coppia che si è affidata a te in un blog o social post • strutturare un video che parli di te, della storia della tua azienda o degli sposi che si sono rivolti a te. Oggi ti spiegherò le origini del viaggio dell’eroe, la sua applicazione nello storytelling, la definizione di eroe, lo schema e gli archetipi del viaggio affinché tu possa applicarlo per comunicare al meglio il tuo brand personale.
Il personal branding è un concetto ormai di largo uso nel mondo professionale in quanto esso rappresenta lo strumento di posizionamento di professionisti e imprenditori nei confronti dei potenziali clienti ma anche nei confronti dei propri collaboratori attuali e potenziali. Ripercorrendo quelle che sono le origini di questo termine nonché della pratica di marketing voglio condividere con te l’importanza della valorizzazione di sé e di come essa possa essere convogliata per attrarre clienti e talenti al tempo stesso, per poi giungere ad una lista di consigli per una buona pratica di personal branding.
Nel mio scorso podcast ti ho spiegato cos’è e, soprattutto, cosa non è il Personal Branding e del suo significato nel settore matrimoni. Oggi voglio spiegarti come fare personal branding nel settore matrimonio.
La parola Personal Branding è diventata un concetto tanto diffuso quanto pericoloso se non si conosce il suo reale significato e se ne faccia, dunque, un uso distorto. Oggi ti spiegherò cosa significa esattamente Personal Branding e come puoi usarlo se sei un professionista o imprenditore del settore wedding.
Finalmente si ritorna lentamente alla tanto desiderata normalità: già diversi paesi europei hanno salutato mascherine, pass e limiti di accesso ed il turismo si sta pian piano rimettendo in moto dando la possibilità a tutti di riprendere a viaggiare in estrema libertà. Nella stessa misura sta riprendendo anche il destination wedding! Ma sul destination wedding esistono anche tanti falsi miti...
Rieccomi per rispondere alle domande che più frequentemente mi vengono rivolte sul destination wedding e sul wedding tourism. Come spiegavo nel precedente video, se fino a dieci anni fa i destination wedding rimanevano prerogativa dei vips oggi il mercato dei matrimoni di destinazione assisterà a un tasso di crescita, anno su anno fino a i 300 miliardi di dollari nel 2031.