Ci sono maglie che respirano ancora. Ci sono maglie in cui batte ancora il cuore. Ci sono maglie che ricordano, maglie che vogliono essere dimenticate, maglie che non sono mai esistite.
Ci sono maglie che avvolgono, ci sono maglie che respingono.Ci sono maglie da appendere, ci sono maglie di indossare ancora un’ultima volta.
Ci sono maglie che vivono solo nella memoria, ci sono maglie che a qualche memoria somigliano e per questo ti bastano.
Ci sono maglie che ti portano nel passato, altre che ti proiettano nel futuro. Ci sono maglie che sono cool, altre che non lo saranno mai e per questo saranno per sempre.
Ci sono maglie che hanno stampato un nome, altre che hanno stampato quel nome. Ci sono maglie che, come scatole magiche, si portano dentro i ricordi di un bambino e maglie che sono pronte ad essere scatole magiche per altri bambini.
Ci sono maglie di esordi, di derby persi, di vittorie all’ultimo minuto, di addii, di tradimenti, di baci avvelenati, di strappi e strattonate, di macchie di erba e fango. Ci sono maglie che sono simboli di passione, rivincita, rivoluzione.
Ci sono maglie e maglie, ma ognuno ha la sua maglia.
Benvenuti questo è Sweat Dreams, un viaggio nel mondo delle storie di sport cucite sulla maglia.
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Ci sono maglie che respirano ancora. Ci sono maglie in cui batte ancora il cuore. Ci sono maglie che ricordano, maglie che vogliono essere dimenticate, maglie che non sono mai esistite.
Ci sono maglie che avvolgono, ci sono maglie che respingono.Ci sono maglie da appendere, ci sono maglie di indossare ancora un’ultima volta.
Ci sono maglie che vivono solo nella memoria, ci sono maglie che a qualche memoria somigliano e per questo ti bastano.
Ci sono maglie che ti portano nel passato, altre che ti proiettano nel futuro. Ci sono maglie che sono cool, altre che non lo saranno mai e per questo saranno per sempre.
Ci sono maglie che hanno stampato un nome, altre che hanno stampato quel nome. Ci sono maglie che, come scatole magiche, si portano dentro i ricordi di un bambino e maglie che sono pronte ad essere scatole magiche per altri bambini.
Ci sono maglie di esordi, di derby persi, di vittorie all’ultimo minuto, di addii, di tradimenti, di baci avvelenati, di strappi e strattonate, di macchie di erba e fango. Ci sono maglie che sono simboli di passione, rivincita, rivoluzione.
Ci sono maglie e maglie, ma ognuno ha la sua maglia.
Benvenuti questo è Sweat Dreams, un viaggio nel mondo delle storie di sport cucite sulla maglia.
Ci sono maglie… e poi ci sono le maglie che restano.
Quelle che quando le tiri fuori da un cassetto non senti solo il tessuto… ma il tempo che passa.
In questo episodio di Sweat Dreams, ho incontrato Gianfelice Facchetti.
Attore. Scrittore. Uomo di parola.
Figlio di Giacinto, capitano con la fascia stretta al braccio e lo sguardo largo sul campo.
Uno che non urlava. Ma guidava.
Abbiamo parlato di maglie.
Di quella bianca con la striscia nerazzurra e il numero 3 cucito a mano.
Della Nazionale, del 10 per caso e del 6 per destino.
Di Cambiasso, che la indossa due volte.
Poi, il calcio. Quello vero.
Quello della Pinetina, dei lunedì sera con i tifosi, delle strette di mano che valevano più di un contratto.
Il calcio dei telegrammi al capitano prima delle partite importanti della Nazionale.
Il calcio dove Scirea e Facchetti parlano piano…
ma ancora li senti, se ti fermi ad ascoltare.
C’è anche il racconto di una Coppa dei Campioni sopravvissuta a un furto,
di un incontro con Pelé,
di Zanetti, Di Bartolomei,
e di quel giorno a Monaco…
È stato un viaggio. Dentro una maglia,
ma anche dentro un’epoca,
dentro un’eredità.
E dentro il cuore.
Questo è Sweat Dreams.
Storie di calcio cucite sulla maglia.
Io sono Alessio Albano.
E questa… è una storia che vale la pena ascoltare.
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11 luglio 2021, Wembley. Italia-Inghilterra vale la coppa d'Europa. Tutta l'Italia delusa per la mancata qualificazione al mondiale 2018 ritrova il gusto di trovare una squadra meticolosamente ricostruita nella mentalità, nel gioco e nel carattere dal ct Roberto Mancini e dal suo staff in cui emerge Gianluca Vialli. Una squadra che, partita dopo partita, ci ha fatto innamorare e ci ha fatto vivere nuovamente le notti magiche di un tempo. Oggi ricordiamo quel gruppo, quella meravigliosa maglia che ricorda il nostro Rinascimento calcistico e quella finale che ci ha esaltato come tifosi e popolo. @nazionaledicalcio #magliecalcio #footballjersey #italia #campionideuropa #euro2021
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In questo episodio di Sweat Dreams incontriamo Gianmarco Valenza, personaggio televisivo, volto social e interista viscerale. Nato a Latina e orgoglioso della sua città, Gianmarco ci racconta come il legame con le proprie radici si intreccia con una passione calcistica autentica, fatta di trasferte, lacrime, maglie leggendarie e progetti solidali.
Non è un collezionista in senso stretto, ma nel suo armadio custodisce due cimeli che ogni tifoso nerazzurro vorrebbe toccare almeno una volta: la maglia di Ronaldo della finale UEFA del 1998 e quella del Triplete del 2010. Due reliquie che racchiudono la gloria, l’attesa e l’esplosione di un sogno diventato realtà.
Gianmarco ci parla anche di Play2Give, il progetto benefico che lo vede protagonista in campo, dove il calcio diventa strumento per fare del bene e costruire comunità.
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9 Luglio 2006. Numero 21 sulle spalle. Un Mondiale ai piedi. Il Maestro scrive la storia.
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Sono le 18 e 4 minuti del 14 maggio 2000 e la LAZIO è CAMPIONE D'ITALIA! Sembra incredibile ma non lo è. Il sogno è diventato realtà. Un giorno indimenticabile per tutti i tifosi laziali e per gli appassionati di calcio in genere. Quel giorno, infatti, la Lazio del presidente Sergio Cragnotti, allenata dallo svedese Sven Goran Eriksson, torna campione d’Italia, aggiudicandosi lo scudetto nell’ultima giornata di campionato. Una vittoria memorabile perché la Juventus perde la partita sotto il diluvio di Perugia e la squadra biancoceleste si aggiudica il tricolore con solo un punto di distacco. In questo episodio i due autori incontrano Lisa per raccontare gli aneddoti e le curiosità di quello straordinario e incredibile scudetto. Il più incredibile di sempre. Con @LisaOffside e gli autori Manuele Baiocchini e Valerio Spina. Prodotto da Alessio Albano Sweat Dreams è una produzione 7:31 LAB. In tutte le librerie e su Amazon: #lazio #scudetto #football #seriea @manuele baiocchini @Lisa Offside
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Quello scudetto bellissimo e irripetibile. Un miracolo chiamato Hellas Verona. Stagione 1984/85. Una squadra straordinaria, guidata da un allenatore altrettanto straordinario e da un giovane capitano elegante, umile, determinato. Un vero leader. Roberto Tricella si è raccontato a Sweat Dreams e ci ha portato una maglia unica e (forse) irripetibile.
⚽ Con Alessio Albano e Damir Ivic, giornalista musicale e grande tifoso dell'Hellas Verona.
Mettetevi comodi, premete play… e godetevi il viola show!
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Il debutto di Ronaldo al Barça aveva già detto tutto. 25 agosto 1996, quel giorno Ronaldo si presenta al Camp Nou. E pensare che Mourinho non lo avrebbe voluto in campo.
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Una maglia per un mito. Oggi parliamo della terza maglia del Corinthians 2018/2019 dedicata ad Ayrton Senna. Io sono Alessio Albano e questo è Sweat Dreams, storie di calcio cucite sulla maglia.
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Un gol bello, bello, bello in modo assurdo. È quello di Van Basten, numero 12, nella finale dell’Europeo dell’88.
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Per molti la maglia più amata di sempre. Di sicuro la più esplosiva di quegli anni che aprì un cratere tra il prima e il dopo nel jersey design. Esplosiva proprio come quella squadra: la Danish Dynamite, la Danimarca dell’86di Sepp Piontek. A capo di quella banda di pazzi e bellissimi proprio come quella maglia, Preben Elkjaer Larsen un giocatore straordinario. Piccola chicca finale: alza il volume per l’inno danese di quel mondiale, Re-Sepp-Ten
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In questo primo episodio abbiamo trascinato Federico Russo dritto nei ricordi — e nei suoi sentimenti più viola — tra maglie storiche, partite leggendarie e idoli da stadio. Un viaggio? Macché… per Carlo Pastore è stata una vera imboscata!
Il risultato? Una chiacchierata tutta cuore e Fiorentina… a poche ore da Fiorentina-Juve (spoiler: la tensione si tagliava col coltello).
⚽ Con Alessio Albano e Carlo Pastore.
Mettetevi comodi, premete play… e godetevi il viola show!
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Qualche giorno fa era il compleanno di Roberto Baggio. Ho deciso di fargli un modestissimo regalo, ricordando una sua prodezza che fu un regalo per tutti quelli che guardarono quella partita e per me che quella partita la guardai da bordo campo. 24 maggio 1992. Stadio Bentegodi. Una giornata e un gol indimenticabili. Tanti auguri Roby Baggio.
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La prima volta che Diego ammaliò San Siro risale al 1981, tre anni prima del suo arrivo in Italia. La maglia che indossava? Quella azul y oro del Boca, con un numero 10 gigante sulla schiena.
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C’è una maglia che i tifosi nerazzurri non dimenticheranno mai: la numero 10 di Wesley Sneijder nel 2010, l’anno del Triplete. Un simbolo di classe, visione e leadership in una squadra perfetta. In questo episodio speciale di Sweat Dreams, ripercorriamo quella stagione epica attraverso gli occhi del suo protagonista.
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Paulo Roberto Falcao e la sua 5 alla Roma, stagione 81/82. Questa è la mia più bella maglia. Fino ad oggi. Questo è Sweat Dreams, storie di calcio cucite sulla maglia. Mettetevi comodi. Ne sentirete delle belle.
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Ci sono maglie che respirano ancora. Ci sono maglie in cui batte ancora il cuore. Ci sono maglie che ricordano, maglie che vogliono essere dimenticate, maglie che non sono mai esistite.
Ci sono maglie che avvolgono, ci sono maglie che respingono.Ci sono maglie da appendere, ci sono maglie di indossare ancora un’ultima volta.
Ci sono maglie che vivono solo nella memoria, ci sono maglie che a qualche memoria somigliano e per questo ti bastano.
Ci sono maglie che ti portano nel passato, altre che ti proiettano nel futuro. Ci sono maglie che sono cool, altre che non lo saranno mai e per questo saranno per sempre.
Ci sono maglie che hanno stampato un nome, altre che hanno stampato quel nome. Ci sono maglie che, come scatole magiche, si portano dentro i ricordi di un bambino e maglie che sono pronte ad essere scatole magiche per altri bambini.
Ci sono maglie di esordi, di derby persi, di vittorie all’ultimo minuto, di addii, di tradimenti, di baci avvelenati, di strappi e strattonate, di macchie di erba e fango. Ci sono maglie che sono simboli di passione, rivincita, rivoluzione.
Ci sono maglie e maglie, ma ognuno ha la sua maglia.
Benvenuti questo è Sweat Dreams, un viaggio nel mondo delle storie di sport cucite sulla maglia.