Non un podcast come gli altri questa volta ma una intervista che ci ha permesso di raccontare un po' chi siamo e cosa facciamo. Grazie allo staff di Radio Canale Italia: un gruppo di giovani, moltissime ragazze, motivati e bravi.

Siamo Giovanna e Silvia, guide ufficiali della città di Venezia da quasi 20 anni. Insieme abbiamo creato il progetto Venice Experts con l’obiettivo di portare il turismo della nostra città a un livello più profondo e consapevole, proponendo visite personalizzate ed esperienze di vario genere.
Adesso che ci stiamo riprendendo le nostre vite, ricominciamo con i nostri racconti. Ci è sembrato che l’idea di portare Venezia ai nostri ascoltatori in un periodo in cui era impossibile muoversi meritasse di essere continuata per dare l’opportunità a chi visiti la nostra città di scoprirne luoghi meno conosciuti e di godere appieno della sua bellezza e unicità.
Questo episodio racconta di come a Venezia, guardando in alto, ci sia un mondo di storie da scoprire.
Buon ascolto!

Questa puntata ha come protagonista il “prete rosso”, nomignolo affibbiato ad Antonio Vivaldi a causa della sua rossa chioma. Uno tra i più illustri compositori Veneziani e considerato il massimo esponente del Barocco musicale.
Scopri con noi la storia di questo grande artista che ha segnato la musica in modo indelebile.
Buon ascolto.

La nostra città è un panorama infinito di storie nascoste, che si intrecciano, si accavallano, ma sempre incredibilmente avvincenti. Per voi oggi siamo state a visitare la chiesa di S. Giovanni in Bragora che sorge in una delle zone più antiche di Venezia, edificio circondato di curiosità e miti, pronti ad essere svelati all’ascoltatore più attento.

Questa puntata ci porta molto lontano, nella regione più meridionale del Senegal, stretta tra il Gambia e la Guinea Bissau. Ma cosa c'entra questa regione con Venezia? C’entra molto, perché qui approdò uno dei più grandi esploratori veneziani: Alvise da Mosto, il protagonista di questa storia.
Buon ascolto!

Questa puntata speciale ha come protagonista la Chiesa di San Lazzaro dei mendicanti. Rinomata in tutto il mondo per “Le figlie di coro”, povere giovani sventurate che venivano accolte in strutture caritatevoli e dove le veniva impartita una formazione musicale.
Queste orchestre al femminile si esibivano nelle chiese annesse ai quattro ospedali Veneziani, spesso riscuotendo grandissimo successo.
Scopri con noi la storia di questa magnifico luogo, gioiello incastonato nella nostra bellissima Venezia.
Buon ascolto.

Oggi parleremo della magnifica storia di una particolare vetrata, che parte da molto molto tempo fa. Questa opera d’arte è all’interno della Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, nel sestiere di Castello. Il campo in cui è stato costruita questa imponente chiesa, definita il pantheon della Serenissima, venne rinominato dai veneziani Campo de le Maravegie (il campo delle meraviglie). Appena si mette piede in questo luogo si intuisce subito il perchè di questo nomignolo.
All’interno della basilica la vetrata ti colpisce subito per la sua maestosità e la sua lucente bellezza, ma oltre a l'inestimabile valore artistico questo capolavoro racconta ed è protagonista a sua volta di una storia. Siamo liete di potervela raccontare.

Non c’è due senza tre! Vi presentiamo oggi la terza puntata della nostra serie di podcast dedicata alla nostra amata città, Venezia.
Oggi vi parleremo di un piccolo tesoro esposto nella basilica di San Marco: un piccolo vaso. Uno degli oggetti meno appariscenti esposti, ma con una storia che attraversa un continente e incrocia la propria storia con con quella di uno dei figli più illustri e amati di Venezia, Marco Polo.

In questa puntata parleremo delle perle veneziane. Uno dei più grandi tesori custoditi a Venezia, non solo per il suo grande valore storico-artistico ma anche per il Know how che viene trasmesso di generazione in generazione da secoli dai mastri perleri

In questo primo episodio parleremo di musica, e di come un canto del diciassettesimo secolo sia riuscito ad attraversare l’atlantico per sbarcare sulle coste americane.
Orecchie a noi.