Scalo a Grado è un podcast ideato e condotto da Giovanni Villino, giornalista e autore. Nato nel 2021 come spazio di riflessione libera tra giornalismo, cultura digitale e vita quotidiana, Scalo a Grado parla di cronaca, società contemporanea, media, tecnologia e storie di vita vissuta, con uno sguardo critico ma sempre umano. Il titolo si ispira alla canzone di Franco Battiato del 1982, dove “lo scalo” diventa luogo di passaggio e consapevolezza: un approdo temporaneo per fermarsi, osservare e comprendere. Ogni episodio è una sosta di pensiero.
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Scalo a Grado è un podcast ideato e condotto da Giovanni Villino, giornalista e autore. Nato nel 2021 come spazio di riflessione libera tra giornalismo, cultura digitale e vita quotidiana, Scalo a Grado parla di cronaca, società contemporanea, media, tecnologia e storie di vita vissuta, con uno sguardo critico ma sempre umano. Il titolo si ispira alla canzone di Franco Battiato del 1982, dove “lo scalo” diventa luogo di passaggio e consapevolezza: un approdo temporaneo per fermarsi, osservare e comprendere. Ogni episodio è una sosta di pensiero.
Grace, una giovane donna morta a Palermo dopo aver salvato i suoi figli. Un atto di amore assoluto che merita di essere ricordato, perché certe vite non possono restare ai margini del nostro racconto collettivo. c
Non è stata solo una mattina senza assistenti vocali o app funzionanti. È stato un richiamo alla realtà: la rete che ci sostiene, quella che muove il nostro lavoro, la comunicazione e persino la sicurezza, si regge su un equilibrio più fragile di quanto pensiamo. Il blackout ha mostrato come un singolo guasto possa rallentare un mondo intero. Forse serve più consapevolezza, più cultura del digitale, più piani B.
Parliamo di intelligenza artificiale nelle redazioni: tra ipocrisie, usi nascosti e la necessità di regole chiare. Un errore banale ha scatenato un putiferio, ma il vero tema è un altro: quanto l’AI è già parte del giornalismo di oggi?
Dal sogno sovietico di sconfiggere la morte al culto della longevità di Putin. Che legame c’è tra il Cosmismo russo di Fedorov, Gagarin e la nuova ossessione per l’immortalità del Cremlino? Un viaggio tra filosofia, scienza e potere, dove la conquista del cielo diventa la metafora di un’eterna ambizione umana.
Oggi molti amano definirsi pionieri del podcast. Ma la storia, in realtà, ci racconta qualcosa di diverso. Nel nuovo episodio di Scalo a Grado, che celebra 4 anni di trasmissioni, ripercorro le origini di questo linguaggio affascinante: dai primi esperimenti del 2003 al videopodcast di oggi. Un viaggio tra giornalismo, tecnologia e intimità sonora.
Ogni parola conta. In un momento così delicato del conflitto israelo-palestinese, il linguaggio usato nelle piazze non è neutro: slogan come «dal fiume al mare», spesso ripetuti senza consapevolezza, portano con sé radici profonde e implicazioni capaci di suscitare divisione, offesa o speranza.Se credi che chi manifesta debba farlo con consapevolezza e responsabilità, ti invito ad ascoltare questo episodio e, se vuoi, condividerlo. Le parole, se ben usate, possono essere semi di dialogo.
Le parole di un ex generale Nato contenute in un'intervista di ampio respiro hanno scatenato una teoria sul web che è rimbalzata in pochissimo tempo sui social. Complotto... scoppia la guerra. E lo possiamo sapere prima...
Nella casa dei miei nonni c’era un piccolo mobile ad angolo, con sopra un mangianastri che diffondeva le cassette comprate in edicola. Tra tutte, il volto che tornava sempre era il suo: Christian. Da bambino non amavo quelle canzoni, eppure sono rimaste lì, incollate ai miei ricordi. Oggi, con la notizia della sua scomparsa, capisco che anche lui è stato un tassello della mia memoria familiare.
In queste ore si valuta un’ipotesi clamorosa: sospendere Israele da tutte le competizioni internazionali. Una scelta che avrebbe conseguenze enormi, dalle qualificazioni ai Mondiali all’Europa League, e che accende un dibattito molto più ampio: è giusto escludere squadre, atleti e artisti solo per il passaporto che portano con sé? In questo episodio proviamo a guardare oltre il rumore delle polemiche. Perché dietro la decisione non c’è solo lo sport, ma il confine delicatissimo tra politica, identità e diritti individuali.
Carta stampata, cash cow e futuro dell’editoria. Nella matrice BCG la cash cow è il prodotto che non cresce più ma continua a garantire entrate. E nell’editoria? Dobbiamo davvero scegliere tra carta e digitale?
Dietro le idol virtuali Rumi, Mira e Zoey non c’è soltanto glamour coreano, coreografie scintillanti e girl power. C’è molto di più: archetipi magici, sciamanesimo estremo-orientale, esoterismo e simbolismi nascosti. Le loro canzoni non sono solo spettacolo, ma rituali magici capaci di innalzare barriere spirituali e combattere i demoni, incarnati dalla boy band oscura dei Saja Boys. Entriamo nel mondo di KPop Demon Hunters, meglio conosciuto come Huntrix: il film d’animazione che ha infranto ogni record su Netflix, trasformandosi in un fenomeno planetario.
La guerra in Europa è già iniziata, ma non somiglia a quella che immaginiamo: niente trincee, ma sciami di droni e cyberattacchi che colpiscono infrastrutture e opinioni pubbliche. In questo episodio di Scalo a Grado raccontiamo la nuova frontiera del conflitto: chi è più vulnerabile, come si muove la Nato e quali scenari ci attendono.
Fare il giornalista non è solo scegliere una professione: è accettare uno stravolgimento che cambia la vita personale, sociale e di relazione. Orari che non coincidono, feste che diventano giorni di lavoro, telefonate notturne e presenze mai scontate. In questo episodio rifletto su cosa significhi vivere un mestiere che non misura il tempo in ore ma in storie, e che non conosce confini tra feriale e festivo. Un racconto che nasce all’alba, nel silenzio di Palermo, in una domenica che per me è un giorno come tutti gli altri.
Mi sono perso in auto non è solo il titolo del mio nuovo libro di racconti, ma anche un viaggio dentro smarrimento, speranza e rinascita. Ho scritto tre storie che parlano di noi, di ciò che perdiamo e di ciò che possiamo ancora ritrovare. 👉 Sul mio blog vi racconto com’è nato il libro e cosa significa per me.
In un mondo che si commuove a comando e grida indignazione solo quando è di tendenza, ci dimentichiamo dei drammi silenziosi. Mettiamo a nudo l’ipocrisia dell’indignazione selettiva: Gaza fa notizia, Somalia no. Ciad no. Yemen no. Eppure lì muoiono milioni di bambini, ogni anno, senza che nessuno ne parli. Dati, riflessioni e domande scomode: davvero ci interessa la sofferenza altrui? O ci basta postare l’ennesimo “Free Palestine” per sentirci a posto con la coscienza? Un viaggio nelle pieghe del dolore invisibile, tra fame, indifferenza e verità ignorate.
Un viaggio dentro il mio romanzo I fantasmi di Monte Pellegrino, tra ispirazioni, personaggi, luoghi simbolici e passaggi letti ad alta voce. Ti porto con me dietro le quinte della scrittura, tra Palermo, silenzi che parlano e domande che non cercano risposte facili. Un episodio alla volta, come si ascolta un ricordo. In questa puntata ti parlo di un luogo magico: il gorgo di Santa Rosalia
In questo primo episodio ti racconto da dove nasce I fantasmi di Monte Pellegrino. Ti porto con me sul monte, tra silenzi e voci. È il punto di partenza, il momento in cui una storia ha cominciato a prendermi per mano. Parlo di un monte sacro e di ciò che significa davvero scrivere un romanzo che ha a che fare con la memoria, la verità e l’invisibile.
In questo episodio analizzo il conflitto tra Israele e Gaza, sottolineando l'importanza di una narrazione equilibrata e consapevole. La rappresentazione mediatica influenza la percezione pubblica e le dinamiche del conflitto.
Nel caos della guerra tra Israele e Hamas, c’è un fronte che non fa rumore ma colpisce con forza: quello della manipolazione digitale. Video generati con l’intelligenza artificiale, immagini costruite per suscitare emozioni, voci che imitano alla perfezione quelle reali: non è fantascienza, è cronaca. In questo episodio racconto cosa sta accadendo a Gaza sul piano della disinformazione e perché i deepfake stanno diventando strumenti potenti per alterare la percezione della realtà, spostare opinioni, polarizzare il dibattito. Il punto più grave? Spesso siamo proprio noi giornalisti a veicolare contenuti falsi, senza saperlo. Verificare non è più solo una buona pratica: è un dovere etico.
Scalo a Grado è un podcast ideato e condotto da Giovanni Villino, giornalista e autore. Nato nel 2021 come spazio di riflessione libera tra giornalismo, cultura digitale e vita quotidiana, Scalo a Grado parla di cronaca, società contemporanea, media, tecnologia e storie di vita vissuta, con uno sguardo critico ma sempre umano. Il titolo si ispira alla canzone di Franco Battiato del 1982, dove “lo scalo” diventa luogo di passaggio e consapevolezza: un approdo temporaneo per fermarsi, osservare e comprendere. Ogni episodio è una sosta di pensiero.