Nell’ultima puntata dedicata al Tour 2025, Denk racconta l’ultima tappa a Parigi. “Le immagini erano spettacolari, su questo non c’è dubbio. Ma io sono ancora un fan del tradizionale arrivo a Parigi – e molti corridori mi hanno detto lo stesso,” afferma il 51enne. L’atmosfera alla festa finale del team era festosa, e Red Bull-BORA-hansgrohe può guardare con soddisfazione al Tour de France. “È stato un periodo durissimo. Il Tour continua a crescere, il che aumenta la pressione e rende la corsa ancora più veloce,” analizza Denk. Nella parte centrale, Denk ripercorre il Tour de France 2025, con un focus su Lipowitz, sulla performance dell’intero team e sul vincitore Tadej Pogacar. “Non eravamo mai saliti sul podio a Parigi. Per noi, questo Tour rappresenta una vera pietra miliare,” dice Denk. Nella parte finale si parla della restante stagione di Red Bull-BORA-hansgrohe. “Non abbiamo ancora definito la squadra per la Vuelta, e ci sono ancora gare importanti prima. Ma Lipowitz non parteciperà al Giro di Spagna,” conclude Denk. La versione originale di questo podcast è stata registrata in tedesco e tradotta con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. OVB Media non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori di traduzione. Foto: IMAGO/Jan De Meuleneir

Nell’edizione attuale, Denk racconta della 20ª tappa del Tour de France 2025, durante la quale la squadra ha fatto di tutto per difendere il terzo posto di Florian Lipowitz. “Oggi è stato ancora una volta puro stress”, commenta Denk, che già alla partenza “aveva un brutto presentimento”. “Molti corridori si sono riscaldati bene per attaccare subito, così si sono formati molti gruppi in fuga ed è stata una corsa davvero dura, ma per fortuna ne siamo usciti bene.” Nel tema di approfondimento si parla dello stato del ciclismo tedesco. Denk spiega come si posiziona la Germania rispetto ad altre nazioni, come si sviluppano i giovani talenti e qual è il ruolo della componente tedesca all’interno del suo team. L’ultima tappa verso Parigi questa volta non sarà per i velocisti puri. Il nuovo percorso è molto più impegnativo: inizialmente il gruppo affronterà quattro giri classici sugli Champs-Élysées, poi la corsa si sposterà su un circuito di 16 chilometri che include tre passaggi su Montmartre, ciascuno con un GPM. “Parigi potrebbe essere un massacro, oppure tutti superano l’ultima salita insieme. Dobbiamo essere pronti a tutto”, afferma Denk. La versione originale di questo podcast è stata registrata in tedesco e tradotta con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. OVB Media non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori di traduzione. Foto: IMAGO/Vincent Kalut

Nell’edizione attuale, Denk racconta della 19ª tappa del Tour de France 2025, in cui Florian Lipowitz si è assicurato un posto sul podio in montagna. “È stato molto emozionante per tutta la squadra”, dice Denk riferendosi agli ultimi due chilometri. “Ha avuto nervi d’acciaio e ha fatto un lavoro eccellente.” La 20ª tappa riporta il gruppo su un terreno collinare. Nei 184 chilometri fino a Pontarlier, non dovrebbe cambiare molto nella classifica generale… o forse sì? “Era importante aumentare il vantaggio, soprattutto in vista della modifica del percorso dell’ultima tappa a Parigi. Domani mi aspetto un gruppo di 5-10 fuggitivi che si giocheranno la vittoria di tappa”, afferma Denk. La versione originale di questo podcast è stata registrata in tedesco e tradotta con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. OVB Media non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori di traduzione. Foto: IMAGO/JASPER JACOBS

Nell’episodio attuale, Denk parla della 18ª tappa del Tour de France 2025. “Il risultato sulla carta non è positivo. Ma d’altra parte oggi avremmo potuto anche vincere la tappa. Vogliamo offrire un ciclismo spettacolare – e oggi lo abbiamo fatto”, afferma il 51enne. Nella classifica generale, Lipowitz ha solo 22 secondi di vantaggio su Oscar Onley, e la strategia tattica della Red Bull-BORA-hansgrohe solleva delle domande. “Abbiamo un po’ sottovalutato la situazione di gara – non è andata in modo ideale. Ma così è il ciclismo, non si può pianificare tutto. Se avessimo vinto, saremmo stati i migliori. Ora il risultato non è ideale,” analizza Denk. Prende però chiaramente le difese del suo pupillo Lipowitz: “Abbiamo rischiato, e avrebbe potuto funzionare. Florian si sentiva bene e ci ha provato. Chi non prova, non vince. Per questo nessun rimprovero nei suoi confronti,” aggiunge il team manager. Nella parte finale si guarda alla 19ª tappa, che si corre venerdì. Dopo la tappa regina, arriva subito la seconda parte dello spettacolo alpino. “Non abbiamo ancora un piano preciso, ma posso immaginare un approccio più conservativo e una marcatura stretta su Onley,” conclude Denk. La versione originale di questo podcast è stata registrata in tedesco e tradotta con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. OVB Media non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori di traduzione. Foto: IMAGO/Luca Bettini

Nell'ultima edizione, Denk riflette sulla 17ª tappa del Tour de France 2025. “La vittoria di tappa era oggi a portata di mano. Jordi ha aspettato solo un attimo di troppo nella volata finale, la velocità di punta c’era. È davvero arrabbiato che non sia andata come sperava”, ha detto il 51enne. Prima della tappa, Danny van Poppel ha lasciato la corsa poiché è diventato padre per la prima volta. “Danny ha assistito alla nascita in videochiamata la scorsa notte. Ne abbiamo parlato e abbiamo deciso che doveva stare con la sua famiglia”, spiega Denk. Dietro le quinte, l’attenzione è rivolta allo sviluppo dei giovani. Denk spiega come è strutturato il lavoro con i talenti in Red Bull-BORA-hansgrohe, come lavorano con i giovani atleti e come cercano di ispirare le nuove generazioni ad avvicinarsi al ciclismo. L’ultima parte del rapporto guarda alla 18ª tappa, che si correrà giovedì. La tappa regina parte da Vif e si sviluppa per 171,5 chilometri con un dislivello totale di 5.450 metri, con arrivo a Courchevel. L’ultima salita, il Col de la Loze, è lunga oltre 26 chilometri con una pendenza media del 6,5%. In totale, i corridori affronteranno tre salite di prima categoria, compreso l’arrivo in quota. “Mi aspetto che la tappa di domani venga decisa dal gruppo dei favoriti. La nostra strategia è chiara: vogliamo difendere le nostre posizioni nella classifica generale”, conclude Denk. La versione originale di questo podcast è stata registrata in tedesco e tradotta con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. OVB Media non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori di traduzione. Foto: IMAGO/Jan De Meuleneir

Nell'episodio attuale, Denk parla della 16ª tappa del Tour de France 2025. “Siamo molto soddisfatti, tutta la squadra ha fatto un lavoro eccellente oggi,” afferma il 51enne. Il team manager ha elogi speciali per Primoz Roglic. “Oggi si è visto chiaramente che classe ha ancora Primoz, anche a 36 anni. Sta migliorando sempre di più – non tutti ce la fanno,” analizza Denk. Nella parte di approfondimento si risponde a diverse domande degli ascoltatori riguardanti l’equipaggiamento, la tecnologia e il ruolo di Denk durante le gare. Nella parte finale si parla della 17ª tappa di mercoledì. I 160,4 km tra Bollène e Valence prevedono solo due salite di quarta categoria, e tutto fa pensare a una volata di gruppo. “Se il vento non sarà un fattore decisivo, mi aspetto una volata. Ai velocisti non restano molte occasioni,” conclude Denk. La versione originale di questo podcast è stata registrata in tedesco e tradotta con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. OVB Media non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori di traduzione. Foto: IMAGO/Fotoreporter Sirotti Stefano

Nell’edizione attuale, Denk racconta della 15ª tappa del Tour de France 2025, dove i fuggitivi hanno avuto la loro occasione. "È stata una tappa in cui si può restituire qualcosa ai gregari. Abbiamo dato il via libera ad Alexander Vlasov per andare in fuga", dice Denk. Alla fine, il corridore russo si è classificato sesto. Tuttavia, ci è voluto molto tempo prima che si formasse un gruppo di fuga. "È stata una tappa assolutamente caotica, con molti attacchi e agitazione nel gruppo", aggiunge Denk. In secondo piano, il direttore sportivo riflette anche sulla seconda settimana di grande successo, durante la quale Florian Lipowitz è passato dall’ottavo posto al podio virtuale. Guarda poi al futuro e parla di cosa servirà per difendere quella posizione. Dopo il giorno di riposo, una delle salite leggendarie del Tour attende i corridori. Martedì, dopo un lungo tratto pianeggiante, affronteranno il Mont Ventoux. "Penso che Pogacar cercherà di vincere lì. Chi sa quando questa montagna sarà nuovamente inclusa nel Tour de France. Per noi l’obiettivo è restare agganciati il più a lungo possibile", afferma Denk. La versione originale di questo podcast è stata registrata in tedesco e tradotta con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. OVB Media non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori di traduzione. Foto: IMAGO/Jan De Meuleneir

Nell’episodio attuale, Denk parla della quattordicesima tappa del Tour de France 2025 e commenta il ritiro del supercampione Remco Evenepoel. «Abbandonare il Tour de France è amaro: ti prepari per tanto tempo e poi sei fuori. Ma fa parte del gioco», dice Ralph Denk. È stato soddisfatto della prestazione di Florian Lipowitz. «Non aveva indicazioni particolari per farsi vedere, ma se l’è cavata davvero bene», osserva il team manager parlando dell’attacco finale. Il tema di approfondimento riguarda il business nel ciclismo: come funziona il mercato dei corridori? Sono un investimento migliore? E quale budget hanno squadre come Red Bull–BORA–hansgrohe? Dopo le tappe di alta montagna, i fuggitivi cercheranno la loro occasione nella quindicesima tappa di domenica. Prima del giorno di riposo, ci aspettano 169,3 km tra Muret e Carcassonne, nel sud della Francia. «Vogliamo proteggere Primoz e Florian e iniziare a guardare al giorno di riposo», conclude Denk. La versione originale di questo podcast è stata registrata in tedesco e tradotta con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. OVB Media non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori di traduzione. Foto: IMAGO/POOL LUCA BETTINI

Nell’episodio attuale, Denk parla della tredicesima tappa del Tour de France 2025. Dopo la cronometro in montagna, il team manager era soddisfatto. «È stata una prestazione eccezionale di Primoz Roglic, soprattutto dopo che nei media non è sempre stato trattato correttamente. Ma anche Florian ha fatto molto bene.» La giovane star tedesca è a soli sei secondi dal podio, dove figura ancora Remco Evenepoel al terzo posto. «Non era al massimo», commenta Denk sul campione belga specialista delle cronometro. Nel segmento di approfondimento, Denk si concentra sulla speranza tedesca del Tour, Florian Lipowitz. Parla del suo percorso insolito nel ciclismo, della prima impressione e della sua incredibile crescita. «Vogliamo — e vogliamo — pianificare con lui a lungo termine», afferma Denk. La parte finale anticipa il prossimo spettacolo pirenaico di quest’anno. Ad attendere i corridori c’è un traguardo inedito da decenni. Dopo 36 anni torna l’arrivo in salita a Luchon–Superbagnères alla 14ª tappa. I corridori dovranno affrontare 4.950 m di dislivello in 182,6 km da Pau alla località sciistica. «Speriamo di avere di nuovo gambe buone. Allora sarà una festa del ciclismo», conclude Denk. La versione originale di questo podcast è stata registrata in tedesco e tradotta con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. OVB Media non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori di traduzione. Foto: IMAGO/JASPER JACOBS

Nell’episodio attuale, Denk parla della dodicesima tappa del Tour de France 2025. «Abbiamo piazzato Florian e Lipowitz nel secondo gruppo, ed è stata questa la base. Florian si è poi dimostrato il più forte e ha ricevuto il via libera per attaccare», spiega il 51enne. Nonostante la prestazione eccellente di Lipowitz—che è quarto in classifica generale e nettamente davanti a Roglic—Denk non intende ancora decidere sul capitano. «Domani c’è la cronometro in salita, un indicatore importante. Dopo quella valuteremo la situazione. Oggi non c’è bisogno di discuterne», analizza Denk. Il tema di approfondimento riguarda un anno con Red Bull–BORA‑hansgrohe. Denk spiega cosa è cambiato con l’ingresso di Red Bull, valuta il bilancio del primo anno e illustra i piani per il futuro. Nell’ultima parte si parla della tredicesima tappa, in programma venerdì. La cronometro in montagna è breve ma estremamente dura—10,9 km da Loudenvielle fino al piccolo aeroporto vicino a Peyragudes—perfetta per gli specialisti delle salite. «Abbiamo un piano chiaro sulla bicicletta da usare domani. Ma non lo rivelo ancora. Domani serviranno forma e leggerezza. Entrambe caratteristiche di Florian», conclude Denk. La versione originale di questo podcast è stata registrata in tedesco e tradotta con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. OVB Media non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori di traduzione. Foto: IMAGO/DAVID PINTENS

Nell’ultima edizione, Denk commenta l’undicesima tappa del Tour de France 2025. "Florian Lipowitz ha fatto ancora una volta un ottimo lavoro oggi, e anche Primoz Roglic era ben posizionato sull’ultima salita. La squadra ha gestito tutto in modo eccellente", ha detto il 51enne. Invece di un tranquillo avvicinamento ai Pirenei, è stata un’altra tappa molto movimentata. "Il Tour de France sta diventando sempre più aggressivo. Le tappe sono visibilmente più corte rispetto al passato. Questo aumenta la velocità e l’intensità. Non è sempre piacevole per i corridori, ma devono sopportarlo", analizza Denk. Il fatto che il gruppo abbia aspettato dopo la caduta di Tadej Pogacar si spiega con una regola non scritta del ciclismo. "Quando un contendente alla classifica generale cade o ha un problema meccanico, di solito il gruppo aspetta. I corridori lo fanno d’istinto." L’ultima parte si concentra sulla dodicesima tappa, in programma giovedì. Il Tour è arrivato nei Pirenei, e si affronta la prima vera tappa di montagna. Si correranno 180 chilometri da Auch a Hautacam. "Sono convinto che la squadra di Pogacar non lascerà andare via una fuga. I migliori tra i migliori si giocheranno la vittoria," conclude Denk. La versione originale di questo podcast è stata registrata in tedesco e tradotta con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. OVB Media non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori di traduzione. Foto: IMAGO/POOL LUCA BETTINI

Nell’episodio attuale, Denk racconta la decima tappa del Tour de France 2025. «La prestazione di Florian e Primoz mi ha dato molta fiducia. Abbiamo contenuto il distacco dal podio e possiamo affrontare con ottimismo la giornata di riposo», dice il 51enne. Il team manager ridimensiona anche le critiche emerse verso Aleksander Vlasov, designato come uomo di supporto in salita. «Non bisogna sovrainterpretare gli otto minuti di ritardo di oggi. Ha corso bene per molto tempo. Vuole farcela, ma non si può costringere il corpo», analizza Denk. Nel tema di approfondimento si fa un bilancio della prima metà del Tour e uno sguardo ai prossimi giorni. Nell’ultima parte si parla dell’undicesima tappa, in programma mercoledì. Prima di arrivare sui Pirenei giovedì, è prevista una tappa pianeggiante di 156 chilometri attorno a Tolosa. «Ci sono brevi strappi nella seconda parte di gara. Non credo che succederà molto in classifica generale, ma per il resto è tutto aperto», conclude Denk. La versione originale di questo podcast è stata registrata in tedesco e tradotta con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. OVB Media non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori di traduzione. Foto: IMAGO/Fotoreporter Sirotti Stefano

Nell’episodio attuale, Denk parla della nona tappa del Tour de France 2025. «La squadra oggi ha fatto un buon lavoro. Quando si è alzato il vento, i nostri capitani Primoz Roglic e Florian Lipowitz sono stati protetti alla perfezione», dice il 51enne. Guardando all’arrivo in salita di lunedì, Denk mette i suoi uomini di classifica sullo stesso livello. «Entrambi avranno il nostro pieno supporto. Sono separati da pochi secondi e quindi sono alla pari. Poi saranno le gambe a decidere», analizza Denk. Il tema di approfondimento riguarda le voci di un possibile trasferimento del due volte campione olimpico Remco Evenepoel alla Red Bull-BORA-hansgrohe. «Tutti i 18 manager del World Tour vogliono Evenepoel: è un corridore fuori dal comune. Ma ha un contratto con la sua squadra. Se vuole andare via, deve prima parlare con loro e trovare una soluzione. Solo allora potremo intervenire», spiega Denk. Nell’ultima parte si parla della decima tappa, in programma lunedì. Ci sarà il primo arrivo in salita. «Mi aspetto un gruppo di fuggitivi molto forte. Se Pogacar e la sua squadra li lasciano andare, possono vincere. Noi ci concentreremo chiaramente sui nostri capitani», conclude Denk. La versione originale di questo podcast è stata registrata in tedesco e tradotta con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. OVB Media non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori di traduzione. Foto: IMAGO/DAVID PINTENS

Nell’episodio attuale, Denk racconta dell’ottava tappa del Tour de France 2025. «Il nostro velocista Jordi Meeus sta lottando con le pesanti conseguenze della caduta. Con questi dolori e una spalla così lacerata non può vincere corse, ma confidiamo nella sua capacità di recupero», dice il 51enne. È critico riguardo a un weekend del Tour che si preannuncia piuttosto tranquillo. «Non capisco del tutto l’approccio degli organizzatori. Ma noi squadre non veniamo interpellate quando si progettano i percorsi», analizza Denk. Il tema di approfondimento risponde a diverse domande degli ascoltatori arrivate durante la prima settimana. Si parla del Giro d’Austria, del futuro dell’attività di base e di dettagli tecnici. Nell’ultima parte si guarda alla nona tappa, in programma domenica. Sono previsti 174 chilometri da Chinon a Châteauroux, senza GPM. Tutto lascia pensare a un nuovo arrivo in volata. «Se il vento non condiziona a sorpresa, mi aspetto uno sprint. Speriamo che Jordi si sia ripreso e possa lottare per la vittoria», conclude Denk. La versione originale di questo podcast è stata registrata in tedesco e tradotta con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. OVB Media non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori di traduzione. Foto: IMAGO/Fotoreporter Sirotti Stefano

Nell’episodio attuale, Denk racconta la settima tappa del Tour de France 2025. Il direttore sportivo non si è detto soddisfatto del finale. «Alla fine non avevamo più nessun gregario. Florian Lipowitz e Primoz Roglic sono rimasti da soli. È stato davvero un peccato per noi», riassume Denk. Ha richiamato in particolare Alexander Vlasov. «Questo in realtà è il suo terreno. Dobbiamo capire perché non è riuscito a restare con loro», spiega il team manager. Nel tema di approfondimento, il direttore sportivo parla dei sacrifici che devono affrontare i ciclisti professionisti. Sempre più ritiri in altura, piani alimentari dettagliati e una preparazione più professionale. Cosa significa oggi essere un pro’ e se una volta fosse davvero tutto più semplice. Sabato, nell’ottava tappa della 112ª edizione del Tour de France, ci si aspetta il terzo arrivo in volata. Nei 171,4 km da Saint-Méen-Le-Grand a Laval il percorso è quasi completamente pianeggiante. «I velocisti vogliono disperatamente un’occasione così. Le squadre con sprinter forti cercheranno di controllare la tappa», conclude Denk. La versione originale di questo podcast è stata registrata in tedesco e tradotta con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. OVB Media non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori di traduzione. Foto: IMAGO/Luca Bettini

Nell’edizione attuale, Denk racconta della sesta, dura tappa del Tour de France 2025. “Era guerra nel gruppo. Molti erano motivati a entrare nella fuga. Questo ha reso tutto molto difficile”, afferma il team manager. Nel tema di approfondimento, il capo squadra parla degli atleti che passano ad altri sport per dedicarsi al ciclismo. Florian Lipowitz, ex biatleta, e Primoz Roglic, ex saltatore con gli sci. Perché gli atleti degli sport invernali sono così forti in bicicletta e quanto è davvero facile per loro il passaggio. Il settimo giorno del Tour de France il gruppo si dirige verso un epicentro del ciclismo – il Mur-de-Bretagne. Sul percorso di 197 chilometri ci sono, verso la fine, tre salite più brevi. “La giornata potrebbe essere simile a quella di oggi. Ma è la montagna mistica della Bretagna, e forse i favoriti vorranno vincere proprio lì. Noi vogliamo restare loro vicini”, dice Denk. La versione originale di questo podcast è stata registrata in tedesco e tradotta con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. OVB Media non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori di traduzione. Foto: IMAGO/Fotoreporter Sirotti Stefano

Nell’edizione attuale, Denk racconta della quinta tappa del Tour de France 2025 e del notevole sesto posto ottenuto da Florian Lipowitz. “Chapeau a Florian, ha corso davvero forte”, afferma il 51enne, che ora vede riaperte tutte le possibilità per la sua squadra. “Con Primoz e Florian abbiamo ora due corridori a due minuti e mezzo da Tadej Pogacar. Tutto è ancora aperto per un posto sul podio.” Il tema di approfondimento riguarda la disciplina speciale della cronometro. Il direttore sportivo spiega cosa viene testato in anticipo, quali sono le nuove innovazioni e cosa rende un ciclista un buon cronoman. Con sei salite minori e 3.500 metri di dislivello, la sesta tappa presenta ancora una volta un profilo da classica. La decisione potrebbe arrivare alla Côte de Vaudry, circa quattro chilometri prima del traguardo. “Ma vedremo che tipo di tappa sarà. Dopo la dura corsa di oggi, potrebbe arrivare una fuga,” dice Denk. La versione originale di questo podcast è stata registrata in tedesco e tradotta con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. OVB Media non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori di traduzione. Foto: IMAGO/Jan De Meuleneir

Nell’episodio attuale, Denk racconta della quarta tappa del Tour de France 2025. «Primoz è rimasto coinvolto in una caduta prima del finale e ha avuto un piccolo problema meccanico. Ha dovuto affrontare le salite più dure con un handicap. Non è stato certo l’ideale», dice il 51enne. «Per Florian bisogna considerare che questo tipo di percorso non è fatto su misura per lui. Il distacco in classifica generale è ancora contenuto. Ma è chiaro che domani i favoriti dovranno scoprire le carte. Anche i nostri ragazzi», analizza Denk. Il tema di approfondimento riguarda una possibile partenza del Tour in Germania. Denk illustra i piani, valuta le possibilità e spiega l’importanza per il ciclismo tedesco. Nell’ultima parte si parla della quinta tappa, in programma mercoledì. Per la prima volta in questa edizione i corridori dovranno affrontare una prova contro il tempo. «Evenepoel è il grande favorito, è lui l’uomo da battere. I nostri dovranno essere in forma e restare concentrati. Poi vedremo cosa sarà possibile», conclude Denk. La versione originale di questo podcast è stata registrata in tedesco e tradotta con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. OVB Media non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori di traduzione. Foto: IMAGO/Fotoreporter Sirotti Stefano

Nell’episodio attuale, Denk racconta della terza tappa del Tour de France 2025. «Non è stata una buona giornata per noi. Jordi Meeus e Laurence Pithie sono visibilmente malconci. Le abrasioni cutanee sono gravi. Ora andranno a fare le radiografie e poi avremo più chiarezza», dice il 51enne. «Questo si riflette anche nell’umore della squadra. Regna un silenzio di tomba. Tutti sperano che Jordi e Laurence possano continuare domani. Sono arrivati al traguardo, ma la decisione finale verrà presa solo domani», analizza Denk. Il tema di approfondimento riguarda i problemi strutturali che il ciclismo ha rispetto ad altri sport, concentrandosi sul numero di gare, sul focus europeo e sul marketing. Nell’ultima parte si parla della quarta tappa, in programma martedì. «Anche se le grandi montagne non sono ancora all’orizzonte, è una tappa davvero dura. Il nostro obiettivo chiaro è proteggere Roglic e Lipowitz», conclude Denk. La versione originale di questo podcast è stata registrata in tedesco e tradotta con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. OVB Media non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori di traduzione. Foto: IMAGO/DAVID PINTENS

Nell’edizione attuale, Denk parla della seconda tappa del Tour de France 2025. "Ieri non eravamo soddisfatti, e lo abbiamo detto chiaramente. Oggi la squadra si è comportata decisamente meglio", dice il 51enne. È visibilmente colpito dalla prestazione della speranza tedesca Lipowitz. "Florian non ha nulla da perdere e, con uno svolgimento di gara più favorevole, avrebbe anche potuto vincere. Sono davvero orgoglioso di quello che ha fatto oggi", analizza Denk. Il tema di approfondimento riguarda le nuove regole e misure pensate per aumentare la sicurezza dei professionisti. Al centro del dibattito c’è l’introduzione dei cartellini gialli. Nella parte finale si parla della terza tappa, che si correrà lunedì. "Se il meteo non influisce troppo, mi aspetto una volata di gruppo. Speriamo di esserci anche noi", conclude Denk. La versione originale di questo podcast è stata registrata in tedesco e tradotta con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. OVB Media non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori di traduzione. Foto: IMAGO/Fotoreporter Sirotti Stefano