L'ecosistema in cui sviluppi il tuo business conta tantissimo.
Massimo però ha un'opinione molto forte su cosa è una startup e a cosa dovrebbe puntare per essere tale.
In questo ultimo episodio della nostra chiacchierata abbiamo affrontato temi pazzeschi come quello culturale, di prospettiva, di investimenti, dove aprire un business, dove farlo crescere e molto altro.
00:00 Intro
00:39 Dove si parte
02:38 e la nicchia?
05:57 cultura
07:58 La nostra identità
10:01 Quanto contano i capitali
13:15 Tieniti i dipendenti
14:05 perché il dojo?
18:31 Occhio agli investimenti
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In Silicon Valley è tutto perfetto?
È davvero tanto più facile fare startup li?
Massimo Sgrelli vive tra Italia e Silicon Valley e assieme abbiamo messo a confronto i due mondi.
Inoltre Massimo è il fondatore di Silicon valley Dojo, un progetto utilissimo per QUALUNQUE startup sul pianeta (a patto che sappia parlare italiano)
Trovi tutto qui: https://siliconvalleydojo.substack.com/
Cosa ne pensi?
00:00 intro
00:58 differenze
04:54 Atteggiamento degli unicorni
06:09 Come si entra in America
08:32 Come sono gli americani?
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Oggi rispondiamo alla domanda più richiesta di sempre.
Cosa cerca un investitore?
E non abbiamo risposto da soli, ma abbiamo coinvolto chi investe davvero e lo fa di mestiere.
Massimo Sgrelli oltre ad essere il fondatore di Silicon Valley dojo, un progetto che se non lo conoscete non so che dirvi guarda....
Vi lascio qui il link:
Cooooomunque
Massimo è un investitore di progetti early stage, quindi chi meglio di lui per rispondere a queste domande?
00:00 Intro
00:58 Cosa cerca un investitore?
02:42 KPI
04:15 Le persone contano
07:15 Reinventarsi
07:43 Come si approccia un investitore
10:35 Conclusioni
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Ragazzi, oggi vi portiamo la prima parte della nostra chiacchierata con Massimo Sgrelli.
Massimo è il fondatore del Silicon Valley Dojo, un progetto che se siete nel mondo startup non potete non seguire, quindi vi lasciamo qui il loro link di riferimento.
https://siliconvalleydojo.substack.com/
Inoltre mi raccomando, questa è solo la prima puntata di una serie che uscirà ogni Venerdì sul nostro canale per i prossimi 3 episodi, quindi se non l'hai ancora fatto, iscriviti al nostro canale.
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L’italian startup network nasce dall’aver notato una mancanza di networking e aiuto reciproco tra le persone nel mondo startup.
La presenza di una fitta e ben collegata rete di comunicazione e di supporto (sia per crescita personale che professionale) è fondamentale nel mondo startup ed è stata ulteriormente messa in crisi dall’arrivo della pandemia.
Per questo è nato l’italian startup network, un evento che dà la possibilità a chiunque voglia partecipare di fare networking, di mettersi in comunicazione, di scambiarsi idee, esperienze e storie. Un evento dove impari tanto, allarghi la tua rete di conoscenze, scopri nuove startup e fai tutto ciò divertendoti.
Il primo evento ha riscontrato un buon successo, per questo abbiamo deciso di riproporlo.
Il 12 giugno ti aspettiamo per la seconda edizione dell’italian stratup network.
Che tu sia una startup con la voglia di presentarsi o che sia semplicemente un appassionato di questo mondo, ti consiglio di correre a prendere gratuitamente un biglietto al link che trovi in descrizione su youtube o sull'instagram di Italian Startup Network.
Se vuoi avere la possibilità di candidarti per salire sul palco e presentare la tua startup, trovi il form in descrizione al video Youtube.
Inoltre, abbiamo riservato un singolo posto sul palco alla startup che porterà più persone all’evento. Per fare ciò ti basterà personalizzare il link, che riceverai dopo l’iscrizione, col nome della tua startup e poi inoltralo a coloro che pensi possano essere incuriositi e interessati all’evento.
Lasciare tutto e dedicarsi alla propria startup?
Non si è mai pronti per prendere questa decisione e buttarsi esclusivamente nella creazione e sviluppo della propria startup.
Studi, ti informi, leggi libri, prendi esempio da percorsi di altre startup ma non ti senti mai pronto a dare il via alla tua startup dedicandoci il 100% del tuo tempo.
Coordinare un lavoro e lo sviluppo di una startup è faticoso, non ti permette di dare il massimo in nessuno dei due casi.
Non è facile lasciare la sicurezza di uno stipendio per dedicarti a qualcosa che probabilmente nel breve periodo non ti garantirà molte entrate.
Carlo Occhiena, fondatore di Aziona, ci racconta la sua esperienza nel passaggio da top manager a startupper.
Ci dice che non esiste un libretto di istruzioni che risolva e soddisfi i tuoi problemi e bisogni. Il miglior modo per imparare è fare esperienze pratiche e applicare tutto ciò che si è studiato e appreso.
La scelta è comunque soggettiva, non c’è un giusto e sbagliato, dipende da te, dal tipo di persona che sei, a cosa vuoi puntare, se ti soddisfa già il lavoro che fai o meno.
Ma la scelta non sarà mai facile.
Oggi ho deciso di trattare un tema un po’ delicato, cercando di darvi, come sempre, le mie pillole e i miei consigli da startupper “che c’è già passato”.
Il tema è il Burnout, magari ne avrai già sentito parlare o magari no.
Ti spiego brevemente cos’è: il Burnout è una situazione in cui non si riesce più ad andare avanti, dove si è stanchi mentalmente, fisicamente ed emotivamente e non è una stanchezza che passa con una bella dormita.
Spesso si tende a sottovalutarlo, ad ignorarlo con la convinzione che passerà ma per esperienza ti dico che non è la strada giusta.
È del tutto normale essere esausti e stressati quando ci si riempie di lavoro e la cosa migliore che puoi fare è prenderti una PAUSA, che ti aiuterà a riorganizzare le idee e a rilassare la mente.
Fare una pausa (che sia mezza giornata o che siano mesi) non sarà mai una perdita di tempo, se ti servirà a stare meglio, se ti permetterà di ricominciare il tuo lavoro senza quel sovraccarico mentale, fisico ed emotivo che ti trascinavi dietro ripetendoti che sarebbe passato una volta tuffatoti nel lavoro e ottenuti i risultati.
Non aver paura ad ammettere a te stesso e agli altri che è arrivato il momento di fermarsi e pensare un po’ a se stessi e al proprio benessere. Non aver paura a chiedere aiuto a persone che riescono ad affiancarsi a te e ad alleviarti tutto quel carico di lavoro. Ma soprattutto non aver paura di chiedere aiuto ad uno specialista perché in certi casi può essere l’unica via per uscirne.
- “Ho avuto un’idea di startup!”
- “Eh ma esiste già”
- “Ma se facessi..”
- “Ma è già una cosa sentita mille volte. Il mercato è saturo!”
Quante volte ti è capitato di avere un’idea proporla e sentirti dire che già esisteva, che non aveva senso e allora magari abbandonarla?
Ma sono qui per darti il mio punto di vista, per dirti che il mondo è pieno di gente che avrà avuto le tue stesse idee e ha deciso di svilupparle, il mondo è pieno di competitors.
Ma tutto ciò non conta. Ciò che è veramente importante è il tuo modo di vedere, i tuoi obbiettivi, i tuoi valori, la direzione che sceglierai di prendere, la gente che ti affiancherà.
Se entri nel mondo startup, impari a muoverti, osservi e agisci, e hai anche un po’ di fortuna (che non guasta mai), non importa quanti competitors avrai, potresti comunque riuscire a scalarli tutti e posizionarti ai primi posti.
Inoltre, qualsiasi cosa svilupperai e qualsiasi idea avrai non scordarti mai che ci sarà un utente finale che ne usufruirà e probabilmente sarà lui ad indirizzarti verso la strada giusta, attraverso i suoi interessi, i suoi bisogni e il suo uso del prodotto o servizio.
Sarà lui a segnalarti ciò di cui ha bisogno e dovrai essere bravo tu a colmare questo vuoto, a soddisfare una sua esigenza in modo diverso ed efficace rispetto ai tuoi competitors.
La startup di oggi lavora nel ramo nano biotecnologico, alla ricerca di una soluzione per colmare il gap che c’è tra diagnosi e follow up farmaceutico di alcune malattie.
La startup è Exoprobes e lavora allo sviluppo di un kit di biopsia liquida per la diagnosi precoce della malattia di Parkinson. Una malattia che non ha una vera e propria diagnosi e che in stadi avanzati può richiedere un’assistenza costante da parte di care giver.
Cercano di giungere ad una terapia personalizzata nella speranza che un giorno, conoscendo approfonditamente questa malattia, da ogni punto di vista, riescano ad arrivare ad una vera e propria cura. Per aiutare socialmente sia le persone affette da questa malattia, sia le persone che ruotano interno ad esse 24 ore su 24.
Easyclaims
Abilita i periti assicurativi per perizie da remoto, la cosiddetta video perizia. Questa startup nasce nel 2018 e con la pandemia è cresciuta in fretta.
Il loro sistema è molto apprezzato perché semplice e rapido nell’uso.
Il perito, attraverso la piattaforma di Easyclaims, invia un SMS o un’email al cliente con il link per collegarsi alla pagina web direttamente dal cellulare, senza dover scaricare niente.
A questo punto il perito ha la facoltà di registrare il video e acquisire la posizione GPS dell’assicurato, tutto ciò dà alla compagnia di assicurazioni la certezza che tutto sia regolare.
Product Heroes è un progetto editoriale che ha l’obiettivo di diffondere la cultura di prodotto in Italia. È un progetto che nasce come hobby, dai post che Marco scriveva per aiutare gente come lui alla ricerca di un product manager e della risoluzione di problemi che davvero poche persone sapevano risolvere. Oggi raggiunge circa 6 mila persone al mese.
L’idea iniziale di product Heroes era la creazione di percorsi formativi su product management ma nel tempo sono riusciti a creare il primo master in product management. L’obiettivo di lungo termine, ci racconta Marco, è quello di creare una prima community, quindi raccogliere persone che condividono gli stessi problemi e poterle aiutare a risolverli più velocemente, cercando di sviluppare una community che possa avere impatto su tutti i prodotti digitali in Italia.
Ti stai trasferendo in una nuova città, come sai se stai scegliendo una zona sicura?
Minecrime nasce con lo scopo di monitorare le attività criminali presenti in una determinata zona del paese.
00:00 Intro
00:27 cosa fa?
01:15 Per chi è pensato?
05:47 Chi lo utilizza?
10:40 Chi prima di voi come si faceva?
12:18 Cosa è una società benefit
14:38 Perché siete benefit?
16:00 Tra 5 anni
18:21 Da dove prendete i dati?
21:50 Saluti
https://www.minecrime.it/
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Shop the look è un marketplace di prodotti di moda.
La cosa che più ha appassionato è proprio come Ottavia abbia realizzato di stare realizzando una startup in corsa, e non è che ci sia la cosa giusta o la cosa sbagliata, anzi.
Per chi vive in questa bolla del mondo startup è normale pensare a Business Plan, pitch etc, ma non è affatto scontato.
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Oggi vi faccio conoscere i ragazzi dell'entreprenership club del Politecnino di Milano (polimi).
Un'associazione stundentesca che ha l'obiettivo di incentivare l'imprenditoria tra i giovani, un tema che ci sta moltissimo a cuore!
Un progetto che non punta al fatturato ma al seguito degli studenti e sull'impatto che possono generare sulle loro vite.
https://www.eclubpolimi.it/home-page
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Quando ho la fortuna di parlare con qualcuno esperto di un settore (e per fortuna mi capita spesso) lo copro sempre di domande.
Il punto qui è semplice, davvero tutti usano l'AI?
Non so se è una tendenza o cosa ma tutte le startup che incontro utilizzano l'intelligenza artificiale per qualche aspetto.
Oltre a questo, qual'è il futuro che vedi per l'intelligenza artificiale?
Grazie mille a Diego De Maio di Yurekai per averci detto la sua
#ai #intelligenzaartificiale startup
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L'ecosistema in cui si è inseriti fa tutta la differenza del mondo quando lanci un tuo progetto.
Oggi raccontiamo la storia di un progetto che sta cercando di replicare un ecosistema simile a quello della Silicon Valley, dove grandi aziende parlano con Startup per far si che tutti collaborino e crescano.
Questa è la storia dell'Impact Hub di Bari
00:00 Silicon Valley in Puglia
02:11 Cosa migliorare?
03:56 Formazione, innovazione e impresa
05:03 Formazione!
06:25 Come va il Sud?
07:53 Verticali di startup al sud?
10:19 Open Innovation
11:53 Il vostro sogno?
14:30 Finale
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Oggi parliamo di OPEN INNOVATION.
E con chi farlo se non con la struttura più grande e conosciuta di Open Innovation?
00:00 Intro
00:45 Cosa è plug n play
02:45 Cosa è l'open innovation
04:29 Perché un'azienda dovrebbe fare Open Innovation?
05:41 Perché una startup?
07:03 Quanto siete grandi?
08:05 VC
09:49 Da quanto operate?
10:57 Corporate vs startup
12:44 Intermediari
13:45 Open Innovation per tutti?
15:44 Futuro dell'open innovation
18:27 Chiusura
Grazie mille ad Arianna Maschietto di Plug N Play per aver partecipato e aver raccontato la sua storia.
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Purtroppo uno dei file dell'intervista è andato perso ma è stata un'intervista talmente bella che a mio avviso vale la pena ascoltare.
Annamaria Tartaglia è un'imprenditrice, esponente del G20 e moltissime altre cose, in questa intervista abbiamo provato a raccontare la sua esperienza toccando temi stupendi come ad esempio l'imprenditoria al femminile, come mai le donne sono migliori nel business (quando arrivano a ricoprire posizioni di rilievo).
00:00 Intro
00:23 Chi è Annamaria?
03:35 Imprenditoria al femminile in italia
08:46 Cosa hanno in più le donne?
13:18 Facciamo abbastanza?
15:48 perché fare la speaker?
19:20 saluti
20:03 ci vediamo all'evento?
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Questo sarà un video diverso dal solito.
Però viviamo davvero spesso questi dubbi e ci tengo davvero molto a condividere questo stato di confusione continua, perché sappiamo di non essere gli unici 😂
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Oggi vi raccontiamo la storia di Alessandro Ursino e della sua Startup, VADO.
Il loro obiettivo è quello di rivoluzionare il mondo delle vending machines, ci riusciranno?
00:00 Intro
00:37 Cosa fa VADO?
01:29 Hardware e Software?
02:01 Mercato
03:02 Come lavorate?
03:19 Installazione
03:57 Integrazione
04:33 L'idea
05:35 Tempo di sviluppo
06:31 Espansione
08:37 Siete apprezzati?
10:04 Competizione
11:43 Ostacoli
13:20 Visione
14:32 Finale
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