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CdTalk - L'ospite
Gruppo Corriere del Ticino
78 episodes
6 months ago
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CdTalk - L'ospite
Obbligate a prostituirsi nella «perfetta Svizzera»: come battere la tratta di esseri umani
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, affrontiamo un tema non molto conosciuto, una vera e propria piaga invisibile, quella della tratta degli esseri umani, una forma moderna e occulta di schiavitù. Gli sfruttatori impongono la loro volontà arrivando ad impiegare mezzi di coercizione come intimidazioni, violenza verbale e fisica, minacce fondate su credenze religiose o di superstizione. Questa pratica è illegale anche se la vittima è consenziente. È un reato punito in Svizzera dall’articolo 182 del Codice penale. Oltre la metà degli individui coinvolti è sfruttato nell’ambito della prostituzione, esattamente il 56% su 269 casi registrati dal 2015 secondo i dati forniti dal Centro nazionale di segnalazione.
Affrontiamo insieme questo viaggio di rinascita e riscatto attraverso le voci di chi combatte ogni giorno per la libertà di queste persone, arrivate in Svizzera con un sogno nel cassetto… che si è velocemente trasformato in un incubo. Il reportage completo di video, dati e infografica, è stato pubblicato il 23 novembre 2022 sul sito internet e potete consultarlo all’indirizzo cdtlink.ch/tratta.
Vuoi inviarci una segnalazione? Scrivi a redazioneweb@cdt.ch oppure su WhatsApp: +41 79 596 64 11
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6 months ago
18 minutes

CdTalk - L'ospite
«L'unico cambiamento delle direttive UE sul riciclo sono i tappi attaccati alle bottiglie»
Marco Piscitelli, CEO di International Gate, racconta la R-Evolution: «La Svizzera non sta sfruttando le potenzialità delle plastiche riciclate, ma la situazione può cambiare presto».


L'intervista di Mattia Sacchi la trovate QUI
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9 months ago
14 minutes

CdTalk - L'ospite
L'intelligenza artificiale entra nel campo delle assicurazioni
Oggi, nella puntata del podcast del Corriere del Ticino, affronteremo un tema attuale: l’intelligenza artificiale, declinato ad uno scopo meno usuale, le assicurazioni. Lo faremo parlando anche della colossale grandinata che si è abbattuta con forza inaudita a Locarno nell’agosto del 2023, causando ingenti danni soprattutto alle automobili parcheggiate all’aperto.

Il 25 agosto 2023 è una data che a Locarno si ricorderà a lungo. Un periodo di calura intenso e tardivo si è concluso con una serie di forti temporali, violenti e devastanti. Quello che non è stato distrutto dalla grandine, («vere e proprie palle di ghiaccio», nelle parole di chi è stato intervistato il mattino successivo al disastro), è stato poi danneggiato dall’acqua. Una calamità che ha lasciato segni indelebili. Vetri rotti, carrozzerie ammaccate e fanali distrutti riportano «le ferite» di quella notte. Ma non solo le automobili sono state coinvolte: gli edifici stessi hanno subito danni inimmaginabili. Facciate martoriate da fori, quasi fossero crivellate da raffiche di proiettili, proprio come in un attacco di guerra.

Da quando è stata inventata, l’IA (intelligenza artificiale, appunto) sta avendo un impatto crescente all’interno di una società sempre più interconnessa. Come vedremo, però, può essere applicata anche per valutare gli ingenti danni provocati da una grandinata come quella di Locarno di fine agosto 2023. Qualcosa che, fino a poco tempo fa, poteva sembrare solo una puntata di «Ai confini della realtà».

Il reportage, completo di video, dati e infografica, è stato pubblicato sul sito internet e potete consultarlo all’indirizzo cdtlink.ch/scanner-grandine.
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1 year ago
22 minutes

CdTalk - L'ospite
Dalila Zambelli, la cuoca «olimpionica» che ha iniziato in caserma
Oggi, nella puntata del podcast del Corriere del Ticino, andremo a parlare di una nostra eccellenza, Dalila Zambelli. Una giovane cuoca che continua a vincere gare e medaglie al pari di un’atleta. Nel 2021, la giovane locarnese—di appena 23 anni— è balzata agli onori della cronaca per essere «la migliore apprendista cuoca della Svizzera». La sua ultima prestazione, però, l'ha fornita alle Olimpiadi internazionali della cucina che si sono svolte in Germania, a Stoccarda. Più di mille professionisti di 55 nazioni si sono sfidati ai fornelli e le cinque squadre svizzere hanno conquistato due posti sul podio (la selezione nazionale al secondo posto, quella di Lucerna terza tra le squadre regionali) più un ambitissimo oro, quello della squadra dei cuochi dell’esercito (categoria Community Catering). La nostra interlocutrice sta andando al lavoro, al ristorante Roof Garden di Zurigo, ma può permettersi un paio di minuti per rispondere a qualche domanda. Sorridente e soddisfatta del risultato ci parla, con quel sorriso smagliante che la contraddistingue e occhi castani che riflettono una gioia e una passione che riversa in cucina. L'intervista è stata pubblicata sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/cuoca-mondiale.
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1 year ago
18 minutes

CdTalk - L'ospite
«Questa campagna antip0rno è giusta, ma imbarazzante e troppo severa»
Oggi, nella puntata del podcast del Corriere del Ticino, affronteremo un tema sempre attuale, scottante e molto imbarazzante: la pornografia, soprattutto quella fruita illegalmente dai minori. Anche perché, nei casi più estremi, può diventare una vera e propria patologia. L'occasione è il tono della campagna di comunicazione, destinata a sensibilizzare i più piccoli sul tema e intitolata «Non va bene».È un cartone animato, d’accordo. Ma con quello scuro faccione severo, quella barba trasandata, i sopracciglioni minacciosi e, soprattutto, un vocione camuffato e deformato, che sembra uscito dalla fantasia di qualche scrittore di fantascienza distopica come George Orwell del capolavoro «1984», è molto inquietante. Quel «Io ti osservo», poi, non ricorda di certo un’allegra e colorata produzione Disney. Il misterioso protagonista, che si staglia su uno sfondo nero uniforme, scandisce bene le parole più importanti, ma lo fa con tono perentorio, serio, a tratti, come detto, intimidatorio con minacce di sanzioni. Perché si parla di reati. Di volanti della polizia sotto casa, con gli agenti che entrano a forza nelle stanze di ragazzine e ragazzini, sequestrando tutto di fronte ai genitori. Un’animazione di pochi minuti con una sorpresa finale che ha dell’agghiacciante. Una svolta scioccante, per molti di cattivo gusto e ai più smaliziati arriva persino a suscitare una risata dissacrante.L’«opera», se può essere definita così, non è passata inosservata e ha travalicato i confini della Svizzera. Breaking Italy, il più noto canale YouTube in italiano di approfondimenti delle principali notizie nazionali e internazionali, non ha usato mezze misure: «Il video terrificante per sensibilizzare i giovani in Svizzera» si legge a titolo del commento del canale. Ma che cosa pensano i giovani di questa campagna di sensibilizzazione? Sarà mai efficace? I pareri sono discordanti.Il servizio è stato pubblicato sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/campagna-minori.
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1 year ago
25 minutes

CdTalk - L'ospite
«Chi ha parlato di Fortezza? Questi sono i nostri Castelli di Bellinzona»
Oggi, nella puntata del podcast del Corriere del Ticino, andremo a parlare di Bellinzona, capitale ticinese nonché cosiddetta «Città dei castelli» e di una diatriba che ha infiammato gli animi di abitanti e turisti. Castelgrande, castello di Montebello e castello di Sasso Corbaro: così si chiamano i tre castelli medievali di Bellinzona, che dal 2000 fanno parte del Patrimonio culturale dell’UNESCO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Così li hanno definiti in tutta la maestosa importanza strutturale e territoriale: “Le fortificazioni di Bellinzona sono l’unico esempio visibile nell’arco alpino di architettura militare medievale composta da diversi castelli uniti da mura fortificate a protezione della popolazione. Le mura bloccavano l’intera valle del Ticino e i bastioni circondavano il borgo. Bellinzona è quindi un caso unico tra le imponenti fortificazioni del Quattrocento, sia per le dimensioni—influenzate dal sito e dalla sua topografia—, sia per l’eccellente stato di conservazione dell’insieme”. E se queste meraviglie dovessero sparire così di punto in bianco? Niente paura, non stiamo scomodando il mago e prestigiatore David Copperfield che, la sera dell’8 aprile 1983, a soli 26 anni, radunò una ventina di persone su Liberty Island, l’isola davanti a Manhattan. Materialmente, davanti a loro, con un trucco ottico complesso, fece sparire la Statua della Libertà. O almeno riuscì a dare proprio quest’impressione. A Bellinzona niente di tutto questo accade o accadrà. Eppure, la bagarre è molto sentita e qualcuno chiede a gran voce che siano restituiti alla città i propri castelli, sostituiti, sembra, da una fortezza. Cerchiamo di capire il perché.Il reportage è stato pubblicato sul sito internet e potete consultarlo all’indirizzo cdtlink.ch/fortezza.
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1 year ago
16 minutes

CdTalk - L'ospite
«Lo spirito della vendemmia con noi, della nuova generazione»
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, andremo a scoprire le varie fasi della vendemmia. Per noi ha aperto le porte la cantina Matasci, una storica azienda vitivinicola di Tenero che ha spento da poco le candeline dei 102 anni di vita. La pioggia guasta la festa della vendemmia, ma basta qualche ora di sole per far riprendere l’attività in modo frenetico alla cantina Matasci di Tenero, storica azienda vitivinicola a conduzione familiare nel distretto di Locarno fondata nel 1921, da qualche anno in mano alla quarta generazione, rappresentata da Elia Maran, 35 anni. Appare sicuro mentre ci racconta una giornata tipica della sua azienda. Ha i capelli castano scuro scompigliati, la barba apparentemente incolta e gli occhi vispi. Il suo abbigliamento riflette il pensiero di vita della sua ditta, con la scelta di indossare una maglietta verde di un popolare marchio conosciuto come eccellenza nel settore dell’abbigliamento da lavoro, non per caso a conduzione familiare, appunto come la cantina Matasci. Dietro di lui, alcune cassette piene d’uva appena colta sono scaricate in un grande contenitore metallico. È un via vai di rumori, di persone, di mezzi che si alternano, ma soprattutto di forza lavoro intenta a creare quel miracolo che porterà sulle tavole quel vino motivo di vanto ed eccellenza del Ticino.
Il reportage, completo di video, dati e infografica, è stato pubblicato sul sito internet e potete consultarlo all’indirizzo cdtlink.ch/vendemmia.
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1 year ago
18 minutes

CdTalk - L'ospite
«Non scherzo, a Zurigo pago meno di 700 franchi al mese di affitto. Ecco perché»
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, sentiremo il racconto di un’esperienza incredibile unita a molti suggerimenti per risparmiare… direttamente da una delle città più care al mondo: Zurigo. Oppure no? A sentire il racconto di un giovane locarnese, qualche dubbio sorge spontaneo. Il suo nome è Adarsh (pronunciato «Adars», ndr) Sitapati. Il 32.enne, nato e cresciuto a Locarno appunto, nella vita fa il coach e lavora come libero professionista. Ma a stupire è la sua abitazione. A casa sua — una decina di minuti dal centro della capitale economica della Confederazione — ha una sala da biliardo, un laboratorio fai-da-te superattrezzato, un'area giochi con tanto di calcetto, un terrazzo talmente grande che ci crescono pure gli alberi, un ufficio con una stampante professionale, una sala multiuso con grande cucina e proiettore. Considerando che un monolocale, da queste parti, può arrivare a costare anche 1.200 franchi al mese (uno di quelli non proprio di lusso, eh), quanto dovrà sborsare per tutto questo agio sconfinato? Quattromila franchi al mese? Cinquemila? «Ah, ma no. Figurati» esclama lui, forse premettendo una cifra ben più alta. E invece no. «Questo è il mio castello urbano. E l'affitto mi costa la bellezza di 680 franchi al mese». Seicentottanta franchi al mese? Ma com'è possibile? Il trucco c'è. E si chiama condivisione.
Il reportage, completo di video, dati e infografica, è stato pubblicato sul sito internet e potete consultarlo all’indirizzo cdtlink.ch/casa-condivisa.
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1 year ago
18 minutes

CdTalk - L'ospite
«A piedi fino a Kiev per sostenere la pace in Ucraina»
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, sentiremo un viaggio dal sapore di speranza, scandito dalle note di una guerra che infiamma ancora le pagine di tutti gli organi d’informazione. Parleremo di una straordinaria vicenda che parte da una frazione di Ancona, tra le montagne, e prosegue per 500 chilometri, a piedi, senza aiuti, in una Ucraina devastata da bombardamenti e spari dei fucili. Sì, 500 chilometri tutti a piedi, senza mezzi. Venticinque tappe da 20 chilometri l’una. La lunga marcia a favore della pace dalla Polonia alla capitale dell’Ucraina è stata documentata sui media sociali, con foto, video e anche un podcast. L’idea è intitolata «Walk to Kyiv» (letteralmente, ‘camminare verso Kiev’, scritto con la grafia ucraina del nome della capitale, con le lettere «y» e «i», al posto della «i» e della «e», quest’ultima forma ritenuta più ‘russa’). E così, mentre il transito verso il Paese è da tempo impraticabile (per non parlare dei collegamenti aerei sospesi), un passo alla volta, giorno dopo giorno, il giovane ha trovato nuovi e vecchi amici tenendo alto il nome della pace.
Il reportage, completo di video, dati e infografica, è stato pubblicato sul sito internet e potete consultarlo all’indirizzo cdtlink.ch/polonia-ucraina.
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1 year ago
17 minutes

CdTalk - L'ospite
«Io, artigiano e cineasta, carico su YouTube le mie creazioni, evitando la discarica a preziosi pezzi di legno»
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, c’è la storia (tutta da ascoltare) di un giovane ticinese con la passione per il legno e per il riciclo di questo prezioso materiale. Michel Voisin, cineasta 25.enne ticinese che si è formato al CISA di Locarno, ha appena aperto il canale YouTube «Papillon Wood Print». La particolarità della sua iniziativa consiste nel documentare in maniera minuziosa il processo di creazione che sta dietro agli oggetti artigianali in legno: portachiavi, lampade, vassoi. Grazie a suo padre, infatti, oggi è un falegname. Non professionista, beninteso, ma se la cava discretamente. I suoi progetti si concretizzano usando materiali che, se non fosse per lui, finirebbero in discarica. La vita di vecchi manufatti viene così prolungata, sotto un'altra forma, grazie al lavoro delle sue sapienti mani. Che si tratti delle sedie che per vent’anni hanno arredato un ristorante, oppure di vecchi armadi o cassoni, per ‘Mitch’ non esiste limite di dimensione, età o condizione di partenza. Le sue opere, uniche sotto questo punto di vista—dal momento che il materiale di fortuna non è infinito—, sono vendute in rete.
Il reportage, completo di foto e videointerviste, è stato pubblicato sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/legno-recuperato.
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1 year ago
18 minutes

CdTalk - L'ospite
«Così mettiamo in piedi uno spettacolo dal vivo, per un pubblico in sala»
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, ci occupiamo di una accademia molto particolare. Quanti di voi hanno sentito parlare del film “Saranno famosi”, e hanno sognato di cavalcare i palcoscenici di tutto il mondo infiammando le platee come delle ardenti e luminose star? Bene, ma sognare non basta. Quello che serve è determinazione, duro lavoro, talento e soprattutto la scuola in grado di dare la giusta istruzione. In Ticino esiste un'accademia famosa a livello internazionale in grado di fornire una formazione altamente qualificata e invidiata in tutto il mondo. Si tratta dell'Accademia Teatro Dimitri.
Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/accademia.
Vuoi inviarci una segnalazione? Scrivi a redazioneweb@cdt.ch oppure su WhatsApp: +41 79 596 64 11
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1 year ago
15 minutes

CdTalk - L'ospite
Dentro il laboratorio che realizza (in Ticino) farmaci personalizzati
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, andremo dietro le quinte delle farmacie, visitando il più importante laboratorio galenico del Ticino, Remedia. Il laboratorio galenico è un luogo all’interno di una farmacia, o in sede distaccata, dove i farmacisti preparano farmaci personalizzati. Queste preparazioni possono variare da rimedi naturali a base di erbe a potenti medicinali per il cuore, ad esempio, ma anche antitumorali, per la pressione e via discorrendo. I medicamenti sono realizzati su richiesta del medico tramite ricetta. Le preparazioni galeniche hanno una storia molto antica che risale all’epoca di Galeno, che—a cavallo tra il secondo e il terzo secolo dopo Cristo—adoperò numerose erbe medicinali, o loro estratti, come farmaci. È proprio da lui che deriva il termine “galenico”, riferito all’arte della preparazione dei medicamenti. Dai tempi più remoti fino a circa il 1930, questa attività era di esclusiva competenza dei farmacisti, ma dopo la Seconda guerra mondiale e con l’avvento dell’industrializzazione, il lavoro di preparatore è divenuto più marginale.
Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/farmaco-su-misura.
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1 year ago
15 minutes

CdTalk - L'ospite
Il Ticino che salva le rane (e i rospi, le salamandre, i tritoni...)
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, ci occupiamo di una creatura che è presente non solo nelle fiabe, nei racconti antichi e in alcuni film della nostra infanzia, ma anche nei boschi e negli stagni: le rane. E, con loro… rospi, tritoni e diversi umani. Capita di frequente che, durante le serate di pioggia, queste piccole creature si lancino ad attraversare strade trafficate con il tragico risultato di finire schiacciate dalle ruote degli automobilisti. Con la presenza antropica, lo scorrere naturale della vita di questi anfibi è diventato più difficoltoso, irto di ostacoli. Un destino che sembra ineluttabile e pericolosamente in salita. Oltre l’indifferenza generale, un gruppo di volontari non ci sta. Eroi moderni, vestiti da etica, empatia e amore per la natura, si dedicano alla salvaguardia dei piccoli saltatori verdi. Infatti, durante i periodi di migrazione dai boschi alle aree acquatiche—ovvero fiumi e laghi—assistono rane e rospi nel loro esodo. Senza lesinare su orari, condizioni metereologiche o avversità sul terreno. Nelle sere di pioggia, sono almeno un centinaio le persone che in Ticino aiutano gli anfibi a evitare la morte sulle strade: «Un'esperienza da provare», assicurano.Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/rane.
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1 year ago
19 minutes

CdTalk - L'ospite
Casa Berna, il futuro della biblioteca «pubblica» più antica in Ticino
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, andremo a visitare un patrimonio culturale unico, un gioiello di sapere che ha attraversato gli oceani del tempo fino ai giorni nostri. Si tratta di Casa Berna, la biblioteca pubblica più antica in Ticino. Casa Berna è una delle più importanti dimore storiche a Prato. Il suo valore si basa sull’architettura, sulla storia e sulla biblioteca che il canonico Giovanni Giulio Girolamo Berna, nato nel 1717 e defunto nel 1804, raccolse e aprì al pubblico, clero e nobiltà locali. La biblioteca, formata dagli originali armadi e libri che sono stati catalogati e conservati, è stata spostata nel 2008 in un edificio a Fusio, per evitare il suo deterioramento. Casa Berna e la sua biblioteca sono stati, dal 1762, un centro culturale di alto livello per la val Lavizzara, insieme al centro politico (pretorio del 16° secolo di Sornico) e al centro religioso (chiesa parrocchiale di San Martino, sempre a Sornico). L’edificio è indicato per la sua rilevanza nel contesto del nucleo anche nell’Inventario degli insediamenti svizzeri da proteggere. Per il Cantone si tratta di un caso unico che merita di essere valorizzato.

Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/casa-berna.
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1 year ago
17 minutes

CdTalk - L'ospite
La robotica entra nelle scuole a colpi di bit e codici
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, trattiamo di una materia avveniristica insegnata all’interno di molte scuole: la robotica. Negli ultimi anni, questa disciplina è diventata sempre più popolare nelle scuole medie di tutto il mondo, grazie alla continua accessibilità a tecnologie che fino a qualche anno fa erano privilegio esclusivo dei pochi centri di competenza che potevano permettersele. Le opportunità di oggi sono colte in pieno dagli istituti che stanno sfruttando il potenziale di questa nuova frontiera per educare gli studenti sulle competenze STEM (in inglese, scienza, tecnologia, ingegneria e matematica o MINT in tedesco: Matematik, Informatik, Naturwissenschaften und Technologie). Tutto questo, in modo interattivo ed entusiasmante. Secondo molti, questa una delle strade giuste per preparare i ragazzi al futuro. Il settore della robotica e dell’automazione è in crescita verticale, sviluppare competenze in questo campo offre più opportunità nel competitivo mercato del lavoro. Sentiremo la voce dei ragazzi e dei loro insegnanti che nella sede della scuola media di Cadenazzo hanno adottato questo interessante e innovativo metodo d’apprendimento.

Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/robo-si.
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1 year ago
20 minutes

CdTalk - L'ospite
«Au revoir Algeria»: la Svizzera «colonialista» in un fumetto-tabù
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, trattiamo di una pagina scomoda della storia svizzera: il colonialismo in Algeria. Non siamo abituati a pensare alla Confederazione come un Paese colonialista, eppure... Questa «scoperta» la faremo attraverso le pagine di un media trasversale e universale come il fumetto. A parlarci di tutto questo—dell’esodo, della cacciata e dell’amaro ritorno a casa di chi era partito dalla Svizzera con l'illusione di trovare un nuovo «Eldorato»—è la storica Marisa Fois, autrice, oltre che del fumetto in questione, anche di uno studio sulla presenza svizzera nel Paese nordafricano. Le prime tavole del fumetto «Au revoir Algeria», pubblicato da Seismo Editore, si presentano con l’innocente curiosità del giovane Daniel, che di lì a poco spalancherà il sigillo di uno spinoso vaso di Pandora. I personaggi hanno una linea semplice ed espressiva. Il tratto della fumettista Aminata Devillers-Pierson ricorda quello di Peyo, ovvero Pierre Andrè Gabrielle Culliford, il creatore belga dei famosi puffi. Il suo approccio alla materia anche più drammatica lascia sempre un tocco di leggerezza e sensibilità. Daniel è rappresentato come un ragazzino dei giorni nostri: capelli neri scompaginati, un abbigliamento informale e un grande amore per la nonna. L’anziana ha i tipici capelli raccolti in un candido chignon, esaltato dal bianco e nero delle tavole.

Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/algeria.
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1 year ago
19 minutes

CdTalk - L'ospite
Locarno mette le ali: si vola alla scoperta della Falconeria
La puntata del 5 gennaio 2024 del podcast CdTalk—L'ospite: alla scoperta della Falconeria di Locarno con i titolari, Pio e Anna Nesa e la falconiera Francesca Palamara: «Un'oasi di verde e natura selvaggia in pieno centro città».
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, parleremo di una delle pratiche più antiche che coinvolge la cooperazione tra uomo e animale, la falconeria. Quando diciamo la parola “falconeria”, nelle mente di ognuno di noi iniziano a turbinare una serie di mondi distanti ma interconnessi tra loro. Oltre al contesto storico, di cui abbiamo parlato, si affacciano anche suggestioni di tipo fantastico che ci riportano inevitabilmente all’infanzia. Fiabe, libri fantasy, cinema.
Ma nella sfilata dei collegamenti ipertestuali che si aggrovigliano nella mente, Falconeria associata a Ticino, conduce ad una sola risposta: Locarno. Il parco dedicato agli uccelli rapaci inaugurato nel 2007 da Pio Nesa, infatti, è oggi una realtà consolidata, la cui popolarità va oltre i confini regionali. Siamo davanti ad un sogno, quello accarezzato e concretizzato, insieme alla moglie e compagna di avventure, Anna. Un progetto cresciuto talmente da poter annoverare ben 40 specie di uccelli.
Loro, gli animali, i veri protagonisti: dagli allocchi ai gufi, dalle aquile agli avvoltoi. Ma non solo, i visitatori possono trovare anche cavalli, cani lupo, carpe e tante altre creature esotiche e non.
Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/falconeria.
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1 year ago
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CdTalk - L'ospite
L’«escape room» a Locarno è all’aperto
Ecco l’innovativa caccia al tesoro che unisce reale e virtuale. Per partecipare? Basta scaricare un’app — L’ideatrice: “Divertimento per tutti”: Locarno, Piazza Grande. Qui inizia l’avventura. Alex, Anna, Desi, Kayo, Svetlana e Vanessa hanno deciso di partecipare a un’innovativa caccia al tesoro, una “escape room” all’aperto [LINK: sato-code.com ] nella quale si avanza a colpi di enigmi e rompicapo risolti. Per entrare nel gioco è sufficiente scaricare un’app, Sato Code, e munirsi dei biglietti (12.40 franchi a testa). Attenzione, però. Lo scopo è fare squadra, ma i gruppi sono limitati a quattro persone. Non abbiamo ancora iniziato e la cosa si fa già interessante, perché Kayo ha creato il suo Patagonia Girls, mentre The Famous Foxes è quasi al completo.



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1 year ago
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CdTalk - L'ospite
«La Svizzera indietro sulle leggi per l'intelligenza artificiale: potrebbe essere un problema»
Qualche settimana fa l'Unione Europea ha approvato una normativa per regolamentare l'intelligenza artificiale con l'«A.I. Act», un testo che dovrebbe riuscire a limitare gli abusi di una tecnologia destinata a rivoluzionare la nostra quotidianità.
Tuttavia, per quanto queste regolamentazioni dimostrino una certa visione verso il futuro, gli stessi Paesi europei sembrano non ancora pronti ad adeguarsi alle stesse. Con la Svizzera che in questo ambito sembra essere il fanalino di coda: molte realtà elvetiche sono infatti molto attive nella ricerca sull'intelligenza artificiale, ma a livello politico ancora il tema non è stato affrontato.
Questo ritardo nelle discussioni può comportare rischi e problemi, ma paradossalmente rappresentare anche un vantaggio: ne abbiamo parlato in questo podcast con Ale Agostini, CEO di Avantgrade.com, azienda specializzata in ricerche di mercato e analisi web.
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1 year ago
9 minutes

CdTalk - L'ospite
Marianna Vetri e Roberto Cioppi: serve davvero far parte del patrimonio UNESCO?
Dal 1972 l'UNESCO sta lavorando per identificare e mantenere la lista dei siti che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale. Sono quasi 900 i beni culturali in tutto il mondo che rientrano in questa lista, con ogni anno centinaia di candidature di città che ambiscono a rientrare in questo esclusivo «club».
Diventare patrimonio UNESCO è infatti sicuramente un grandissimo onore che può dare un lustro unico al proprio sito. Le sfide e i vincoli da rispettare sono però tanti, proprio per perseguire quella tutela che è alla base della lista dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura.
Ma quindi è davvero un vantaggio far parte dei patrimoni dell'umanità? Lo abbiamo chiesto a Marianna Vetri e Roberto Cioppi, rispettivamente vicesindaca e assessore alla cultura del comune di Urbino, splendida città marchigiana che proprio oggi celebra i 25 anni di inserimento nella lista UNESCO.
Con Vetri e Cioppi, in questa puntata di CdTalk, abbiamo inoltre parlato della collaborazione con Pesaro, il comune con cui fa Provincia e con il quale sta vivendo una particolare situazione. Se assieme si sono infatti candidati per diventare Capitale europea della cultura nel 2033, il prossimo anno sarà invece la sola Pesaro a essere Capitale italiana per la cultura. A rinunciare a concorrere a questo prestigioso ruolo era stato Vittorio Sgarbi, prosindaco di Urbino il quale ha sostenuto che «noi siamo capitale culturale sempre, non solo in un anno specifico». «Non si possono porre in competizione, con un titolo illusorio, città che esprimono e producono cultura come fossero squadre in uno stadio, oltretutto con dimensioni e infrastrutture molto diverse», spiega Sgarbi: ma sarà una scelta condivisa anche dai suoi colleghi? Scopritelo in questo podcast!
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1 year ago
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CdTalk - L'ospite
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