Perché ci vuole un po’ di leggerezza ma la verità è che siamo polemici.
Per anni ho cercato di assomigliare agli altri per sentirmi parte di qualcosa. Ho nascosto le mie particolarità, senza capire che erano la mia forza più grande. Oggi vi porto con me nel viaggio di ritorno a me stessa, e nella libertà di essere chi sono, anche quando non è facile.
Ho sempre pensato che la mia vergogna fosse legata al mio corpo. Ai difetti che vedevo solo io, alle imperfezioni che mi sembravano enormi. Voglio raccontarti di come ho imparato a guardarmi con occhi più gentili, e a trasformare la vergogna in gratitudine per tutto ciò che il mio corpo mi permette di vivere.
Mi avevano detto che la rabbia va tenuta nascosta. Ma io ho scoperto che la rabbia può essere sacra. Volevo raccontare un momento in cui ho finalmente sono stata capace di dare voce a qualcosa che avevo zittito troppo a lungo. Perché a volte non urli per ferire. Urli per non sparire.
Esiste un modo nuovo di stare in relazione. Un modo in cui non ci perdiamo, ma ci incontriamo. Oggi ti porto dentro le dinamiche che spesso viviamo senza accorgercene, tra bisogni, ruoli e confini. E ti racconto cosa ho imparato, anche a costo di perdermi, per ritrovarmi intera.
Ci sono amicizie che finiscono senza rumore. Si trasformano, si allontanano, o semplicemente smettono di nutrirci. In questo episodio parliamo di quei legami che ci hanno accompagnato e poi ci hanno lasciato, e di come lasciarli andare senza colpa, restando fedeli a chi stiamo diventando.
Essere figli non finisce con l’età.
In questo episodio vi porto dentro un momento in cui ho guardato i miei genitori con occhi nuovi — e mi sono chiesta cosa significhi davvero essere figli, senza restare prigionieri significa davvero essere figli, senza restare prigionieri dei ruoli.
Ricominciare non è sempre una grande svolta. A volte è un gesto piccolo, silenzioso, che ci riporta a casa. In questo episodio ti racconto il mio momento di stallo, il lavoro che mi svuotava, e il primo passo – tenero, quasi invisibile – verso una vita più autentica. Se anche tu ti senti ferma, forse è già il segnale che qualcosa dentro ha iniziato a muoversi.
Guardarsi senza condannarsi è un atto d’amore. Qui ti racconto come sto imparando a vedermi con occhi più gentili, anche quando faccio fatica. Perché il primo passo per cambiare davvero è smettere di scappare da sé.
C’è una differenza tra stare in silenzio e fare silenzio dentro di noi.
In questo episodio ti porto in un momento in cui ho scelto di fermarmi e ascoltare davvero. Perché a volte, il rumore più forte non viene da fuori.
Ma noi, perché decidiamo di perdonare qualcuno?
Questo weekend mi ha dato un grandissimo spunto di riflessione. Nonostante sia stata io stessa organizzare questo ritiro incentrata sul rapporto con i nostri genitori, mi è capitato di avere meravigliosi scambi con le altre ragazze presenti che mi hanno permesso di andare ancora più a fondo il mio percorso di guarigione ma sempre con leggerezza perché lo scopo di condividere e comunicare è proprio quello di donare sostegno così che possa essere tutto meno pesante.
Non vi dico niente, ditemi voi🙏🏻
non so quante cose ancora avrà da offrirmi questo viaggio, ma a prescindere dal fatto che sono certa saranno tantissime, quello che sto vivendo è così prezioso. Mi dà così tanta voglia di vivere nel presente che non sono minimamente interessata a pensare al futuro o a cosa succederà quando me ne andrò da qui o semplicemente come mi sentirò quando tornerò a casa sono solo estremamente grata di star vivendo questa esperienza. Spero possiate viverla un po’ anche voi attraverso le mie parole.
probabilmente l’espressione “ convenzione sociale” è quella che uso di più durante le mie giornate. È davvero stancante a volte vedere quante persone non riescono ad essere se stesse per paura di deludere qualcun altro. Spero solo che queste parole possono aiutarvi.
Ho passato la vita a cercare di salvare le persone come se avessero necessità del mio aiuto quando in realtà non l’avevano nemmeno chiesto.
Ho capito che in realtà era una richiesta d’aiuto, ero io che chiedevo agli altri di aiutare a salvarmi.
Ma il silenzio viene compreso da pochi, non abbiate paura di parlare, ve lo dovete.
Aver avuto rimpianti mi ha insegnato a non volerne più creare nel mio presente.
Voglio solo usare ciò che ho imparato in passato al meglio, devo farlo per me.
Be safe
Quanto è meraviglioso volersi bene?
Vi lascio questo flusso immenso di gratitudine nella speranza che possa darvi la carica e l’energia di stravolgere la vostra giornata.
Vi voglio bene, dal profondo del cuore✨
Ti capita mai di classificare ciò che ti accade come una sfortuna, qualcosa di negativo, come se il mondo ce l'avesse con te o come se nulla andasse mai per il verso giusto?
Spesso diamo per scontate tante cose, ignorando ciò per cui potremmo essere davvero grati. Forse sono proprio queste le cose che meritano più attenzione e che potrebbero farci sentire davvero fortunati.
proteggi il tuo valore.
Se a te fa soffrire, allora è giusto parlarne.
Non esiste una lista di problemi/situazioni che possono essere tollerabili, esiste solo ciò che per noi è o non è tale.
Ricordati che sei in grado di fare qualsiasi cosa sempre, soprattutto se riguarda le tue necessità.