
Manipolare il tempo è un vero superpotere.
Non conta solo cosa racconti, ma quando lo racconti. Il tempo narrativo non è una cornice: è ritmo, tensione, empatia, sorpresa.
In questo episodio di Wonderoom esploriamo come il tempo può trasformare radicalmente una storia e tenere il pubblico incollato fino all’ultima scena.
Ecco cosa troverai:
Il concetto chiave → perché il tempo è l’ingrediente invisibile che dà senso a una storia.
Flashback → il passato che illumina il presente (con esempi da Titanic e Big Fish).
Ellissi → l’arte del taglio: come condensare anni in pochi secondi (Up, Baricco, 2001: Odissea nello spazio).
Tempo reale → vivere la storia senza filtri: dal piano sequenza teatrale a film come 1917, Birdman e Adolescence.
La moltiplicazione dei punti di vista → da Il capitale umano a Harry Potter e il prigioniero di Azkaban: quando il tempo diventa un mosaico da ricomporre.
Dal teatro al cinema → il legame con l’unità di tempo del teatro classico e con esperimenti come Nodo alla gola di Hitchcock.
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