
Chicago è il mio ricordo.
La prima volta che sono salita su un grattacielo, credevo che le auto e le persone sotto fossero modellini.
Avevo quattro o cinque anni, e mio zio mi disse: “No, sono vere.”
Da lassù, tra gli aerei e gli uccelli, mi sono sentita allo stesso tempo grande e piccola.
Se inciampo mentre racconto, perdonami.
È che certe emozioni, anche dopo tanti anni, fanno ancora tremare la voce.