
Nel silenzio del bianco, Alberto Zilocchi ha costruito un linguaggio fatto di luce, geometria e rigore.
Dalle notti creative del Bar Jamaica alla scena europea del Movimento Concreto, il suo percorso attraversa una delle stagioni più vive dell’arte italiana del dopoguerra.
Oggi, a Milano, l’Archivio Alberto Zilocchi custodisce e racconta la sua opera: un viaggio tra superfici, rilievi e linee dove il pensiero diventa forma e l’emozione nasce dal controllo.
Un nuovo episodio di Voce ai Musei, il progetto di Milano da Vedere in collaborazione con MuseoCity, dedicato ai luoghi in cui arte e memoria continuano a parlare.