Le tradizioni religiose parlano di estasi, samadhi, satori. In psicologia le chiamano esperienze di picco, stati di flusso, stati di coscienza. Tuttavia i “Vagabondi delle stelle” descritti in questo podcast hanno avuto una “crisi mistica” indecifrabile rispetto al loro contesto. Erano pazzi? Erano mistici autodidatti? Perché è successo proprio a loro?
Claudio Morici, con il suo stile originale e rigoroso, compie il miracolo di farci divertire con il misticismo e la spiritualità. E ci racconta le vite in caduta libera (ma verso l'alto) di Carl Gustav Jung, Simone Weil, Franco Battiato e altri personaggi chiave della nostra cultura.
Tutti, come vagabondi in uno spazio infinito, si sono persi in modo drammatico, misterioso, incomunicabile e tuttavia sono riusciti a inventarsi un percorso per tornare a casa. Ma non solo: hanno sentito il bisogno, quasi eroico, di mettere a frutto la loro esperienza trascendentale con opere artistiche, folgorazioni scientifiche, intuizioni filosofiche che hanno cambiato la vita di milioni di persone. Tra cui anche la nostra.
Voce e testo Claudio Morici
Musiche Leandro Piccioni e Roberto Procaccini
Sound design Luca Santarelli.
Supervisione Vins Gallico
Prodotto da Gate, il portale dell’Unione Buddhista Italiana, e Fandango Podcast
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Le tradizioni religiose parlano di estasi, samadhi, satori. In psicologia le chiamano esperienze di picco, stati di flusso, stati di coscienza. Tuttavia i “Vagabondi delle stelle” descritti in questo podcast hanno avuto una “crisi mistica” indecifrabile rispetto al loro contesto. Erano pazzi? Erano mistici autodidatti? Perché è successo proprio a loro?
Claudio Morici, con il suo stile originale e rigoroso, compie il miracolo di farci divertire con il misticismo e la spiritualità. E ci racconta le vite in caduta libera (ma verso l'alto) di Carl Gustav Jung, Simone Weil, Franco Battiato e altri personaggi chiave della nostra cultura.
Tutti, come vagabondi in uno spazio infinito, si sono persi in modo drammatico, misterioso, incomunicabile e tuttavia sono riusciti a inventarsi un percorso per tornare a casa. Ma non solo: hanno sentito il bisogno, quasi eroico, di mettere a frutto la loro esperienza trascendentale con opere artistiche, folgorazioni scientifiche, intuizioni filosofiche che hanno cambiato la vita di milioni di persone. Tra cui anche la nostra.
Voce e testo Claudio Morici
Musiche Leandro Piccioni e Roberto Procaccini
Sound design Luca Santarelli.
Supervisione Vins Gallico
Prodotto da Gate, il portale dell’Unione Buddhista Italiana, e Fandango Podcast
Simone Weil
Simone Weil nasce nel 1909 a Parigi in una famiglia borghese. Nonostante problemi di salute precocissimi è una bambina brillante, ribelle, già decisa a cercare la verità a ogni costo. Studentessa geniale e insegnante di liceo carismatica, decide di rinunciare a ogni privilegio: diventa operaia in fabbrica, miliziana contro Franco, contadina a Marsiglia. Poco prima della seconda guerra mondiale però, accade qualcosa di inaspettato. Claudio Morici ci racconta la conversione di Simone durante un canto gregoriano. La ragazza sente la presenza irresistibile e realissima di Dio. Da quel momento la sua vita diventa un tentativo radicale di comprendere, accogliere e meritare questo incontro. Morirà a 34 anni, rifiutando il cibo in ospedale come estremo atto di rinuncia. E lasciandoci un'eredità intellettuale sconvolgente.
Vagabondi delle stelle
Le tradizioni religiose parlano di estasi, samadhi, satori. In psicologia le chiamano esperienze di picco, stati di flusso, stati di coscienza. Tuttavia i “Vagabondi delle stelle” descritti in questo podcast hanno avuto una “crisi mistica” indecifrabile rispetto al loro contesto. Erano pazzi? Erano mistici autodidatti? Perché è successo proprio a loro?
Claudio Morici, con il suo stile originale e rigoroso, compie il miracolo di farci divertire con il misticismo e la spiritualità. E ci racconta le vite in caduta libera (ma verso l'alto) di Carl Gustav Jung, Simone Weil, Franco Battiato e altri personaggi chiave della nostra cultura.
Tutti, come vagabondi in uno spazio infinito, si sono persi in modo drammatico, misterioso, incomunicabile e tuttavia sono riusciti a inventarsi un percorso per tornare a casa. Ma non solo: hanno sentito il bisogno, quasi eroico, di mettere a frutto la loro esperienza trascendentale con opere artistiche, folgorazioni scientifiche, intuizioni filosofiche che hanno cambiato la vita di milioni di persone. Tra cui anche la nostra.
Voce e testo Claudio Morici
Musiche Leandro Piccioni e Roberto Procaccini
Sound design Luca Santarelli.
Supervisione Vins Gallico
Prodotto da Gate, il portale dell’Unione Buddhista Italiana, e Fandango Podcast