Sergio Bologna è probabilmente la persona più interessante con cui analizzare lavoro nelle sue molteplici sfaccettature. Storico, militante, consulente, Bologna è allo stesso tempo un lucido testimone del Novecento e un attento osservatore delle più aggiornate trasformazioni del mondo del lavoro, in Italia e nel mondo.
Per Bologna l'idea di lavoro si lega indissolubilmente al conflitto: materiale, sociale, politico. La nostra conversazione ha preso avvio da due domande chiarificatrici: parliamo del lavoro come generica attività umana o di lavoro per conto di terzi in cambio di mezzi di sussistenza? Si parla di lavoro come espressione di sé, delle proprie aspirazioni, dei propri talenti, o si parla di lavoro salariato o retribuito da un soggetto terzo?
Da qui l'intervista si è dipanata lungo traiettorie che ci hanno portato dalla Freelancers Union di New York al sindacato delle partite Iva di ACTA
https://www.actainrete.it/cosa-vogliamo/, dalla alla struttura della logistica nella supply chain delle industrie multinazionali, al mutualismo come possibile risposta alla strutturale precarietà del lavoro intellettuale.
Questa intervista è stata registrata presso la libreria Verso di Milano, che ringraziamo di cuore.
Per dare uno sguardo alla bibliografia di Sergio Bologna:
Catalogo Derive Approdi
https://www.deriveapprodi.com/autore/sergio-bologna/Catalogo Asterios
http://www.asterios.it/autori/sergio-bolognaContatti:
podcast.tina@gmail.comCredits:
Musiche, Massimo Carrozzi
Registrazione e montaggio, Lorenzo Picarazzi