
Lo percepisci come un odore. O come un suono, diverso, stonato. Si annida nel tessuto sudicio di una moquette. Nell'odore acre di una camera da letto. Quel pensiero terribile nell'anticamera del cervello, che cerchi inutilmente di cacciare, ma non ci riesci.
Torna sempre. Non se ne va.
Come un villain di un film dell'orrore.