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Il colosso britannico dell’informazione è stato travolto da uno scandalo epocale per aver pubblicato materiale manipolato e diffuso notizie false. Ma lo scandalo ne evoca un altro: quello dei tanti che non hanno fatto informazione diversamente, e continuano a farla ugualmente, senza però mai chiedere scusa.
L’ex parlamentare del Pd, cui è stato impedito di parlare a Ca’ Foscari giorni addietro, ci è tornato. Avrebbe potuto dire tante cose. Non se l’è sentita di dire che l’accusa di genocidio, oltre che infondata, è antisemita.
Nella conferenza stampa per la presentazione del libro di Rula Jebreal Sigfrido Ranucci ha dichiarato che “le corti internazionali hanno usato il termine genocidio”. Non è mai successo, e nessuno gli ha domandato quando “le corti internazionali” avrebbero detto qualcosa dl genere.
Ogni ebreo israeliano ha patito discriminazione, lui o i suoi parenti, fuori da Israele. Nessun ebreo ha patito discriminazioni in Israele. La fine di Israele non sarebbe la fine degli ebrei, ma sarebbe la fine dell’unico posto per gli ebrei.
I tanti che denunciavano il genocidio non mostrano soddisfazione per il cessate il fuoco a Gaza. Perché per loro “genocidio” non era la guerra di Gaza, ma l’esistenza stessa di Israele.
I genitori che insegnano ai figli a gridare “Palestina libera dal fiume al mare” li abbiamo già visti. Erano i genitori che nella Germania nazista insegnavano ai figli che l'Europa doveva essere libera dagli ebrei, da Oslo a Palermo.
Le compromissioni della Sumud Flotilla con ambienti vicini a Hamas sono più che un sospetto. Ma l’odio per Israele e gli ebrei fa chiudere un occhio a tanti.
In tanti tribunali i magistrati leggono comunicati denunciando “il genocidio di Gaza”. È uno sfregio che deturpa il profilo già abbastanza sformato della giustizia italiana.
Cittadini israeliani in vacanza in Italia sono presi di mira da giornali e istituzioni. C’è un pubblico invito alla loro persecuzione, con la richiesta che siano privati della protezione delle forze dell’ordine.
Marco Santin, componente del famoso gruppo comico, ha dichiarato che il 7 ottobre e Hamas sono tutte cazzate, pretesti per occupare la terra. Applausi del pubblico.
L’Usigrai ha emesso un comunicato in difesa dei giornalisti di Gaza, prendendo a modello Anas al-Sharif, che il 7 ottobre celebrava le gesta dei macellai.
Il quotidiano torinese ha pubblicato un articolo in cui gli ebrei in quanto tali sono accusati di essere i nuovi carnefici. L’orrenda scelta di pubblicarlo e la vergogna di non essersene scusato.