
Pier Giorgio in un recente incontro a Sassari presso la Scuola di meditazione del caro amico Lama Luigi, durante il quale si stava commentando un brano del bel libro “Il fuoco della libertà” di Papaji, ne ha spiegato un passaggio che propone la differenza che c’è tra “voler gioire delle cose, e gioire delle cose”, facendo osservare come siamo stati educati a dare priorità nella nostra vita alla sicurezza, che è intesa soprattutto come sicurezza economica. Questo condizionamento diffuso e potente, molto spesso non visto, dà una direzione alla nostra vita, e così ci troviamo a dedicare ad esso la maggior parte della nostra energia. Non c’è niente di male nel dedicarsi al lavoro, alla famiglia, alla casa, ecc., la differenza sta nella consapevolezza, che fa sì che anche questi interessi citati, siano espressioni della nostra unicità e creatività, e non un uniformarsi inconsapevole ad un condizionamento non visto.