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Santi e beati - BastaBugie.it
BastaBugie
144 episodes
1 week ago
Vite straordinarie di persone normali che hanno scelto di vivere la vita di tutti i giorni secondo gli insegnamenti del Vangelo
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Vite straordinarie di persone normali che hanno scelto di vivere la vita di tutti i giorni secondo gli insegnamenti del Vangelo
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Santa Caterina da Genova, la mistica che convertì suo marito
Santi e beati - BastaBugie.it
7 minutes
4 months ago
Santa Caterina da Genova, la mistica che convertì suo marito
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8195

SANTA CATERINA DA GENOVA, LA MISTICA CHE CONVERTI' SUO MARITO di Roberto de Mattei
 
Santa Caterina nacque a Genova il 5 aprile 1447, ultima di cinque figli. Suo padre era Giacomo Fieschi, di un'illustre famiglia ligure, che diede alla Chiesa due Papi, Innocenzo IV e Adriano V. La profonda vita interiore di Caterina sbocciò all'età di tredici anni. Si sentiva attratta dal convento, ma obbedendo ai genitori, sposò, nel 1463, a sedici anni, Giuliano Adorno, di una famiglia che a Genova era altrettanto ricca e importante della sua. Il marito si dimostrò però un uomo dalla vita sregolata, che sperperò i beni familiari nel gioco d'azzardo e la maltrattò, rendendola infelice. Caterina abbandonò la sua vocazione e condusse per molti anni la vita di una donna che cercava rifugio alla sua amarezza nel mondo. Ernest Hello fa un'osservazione che ci fa riflettere, perché si applica alla vita di tante anime chiamate alla santità, che non devono scoraggiarsi nei momenti in cui sembrano trovarsi sull'orlo dell'abisso.: "C'è nella vita dei santi contemplativi, una serie di false partenze a noi assolutamente inintellegibili. Esitano, brancolano, si sbagliano, avanzano, indietreggiano, cambiano strada. Sembra che perdano tempo. Le vie insondabili per cui sono attratte sembrano d'infinita lunghezza. Ci si chiede perché lo Spirito che le guida non indichi loro immediatamente la strada, corta e diritta, per il traguardo. Perché? La domanda è senza risposta".
Dopo anni di errori, nell'anima confusa di Caterina scese un improvviso raggio di sole. Il 20 marzo 1473, recatasi alla chiesa di san Benedetto, per confessarsi, inginocchiandosi davanti al sacerdote, "ricevette - come ella stessa scrive - una ferita al cuore, d'un immenso amor di Dio", con una visione così chiara delle sue miserie e dei suoi difetti e, allo stesso tempo, della immensa bontà divina, che quasi ne svenne. Fu una di quelle numerose estasi o rapimenti mistici che si ripeteranno anche in seguito. Caterina prese la decisione che orientò tutta la sua vita, espressa nelle parole: "Non più mondo, non più peccati". Ebbe l'orrore del peccato e comprese la bellezza della grazia divina. Aveva ventisei anni, ma si abbandonò in modo così totale nelle mani del Signore da vivere, per i successivi venticinque anni - come ella scrive - "senza mezzo di alcuna creatura, dal solo Dio istruita et governata" (Libro de la Vita mirabile et dottrina santa, 117r-118r). 
LA CONVERSIONE DEL MARITO
Primo effetto di questa svolta spirituale fu la conversione del marito Giuliano, che entrò nei Terziari Francescani. Non avevano figli. Di comune accordo, lasciarono la loro grande dimora e si ritirarono in una casa molto più modesta vicino all'ospedale di Pammatone, il più grande complesso ospedaliero genovese, nel quale Caterina iniziò a servire come sguattera e divenne poi direttrice, caso raro a quel tempo per una donna. La sua esistenza fu dunque totalmente attiva, nonostante le grazie mistiche che riceveva e la profondità della sua vita interiore. Attorno a lei si formò un gruppo di fedeli discepoli, tra i quali di distinse il notaio genovese Ettore Vernazza, sposato con tre figlie, ma che, come lei scelse di seguire interamente il Signore, servendo gli ammalati. Insieme fondarono a Genova, nel 1497, la Compagnia del Divino amore, prima di una rete spirituale di confraternite, che presto avrebbe coperto l'Italia. L'associazione era composta soprattutto di laici, che in segreto, si dedicavano ad un fervente apostolato nei confronti di poveri, malati e infermi, ma soprattutto a radicare nell'unione dei cuori, "il divino amore, cioè la carità". 
Fra le prove per le quali Dio fece passare Caterina, fu quella di non trovare spesso persona che potesse comprenderla e consigliarla. Negli ultimi anni della sua vita patì una malattia...
Santi e beati - BastaBugie.it
Vite straordinarie di persone normali che hanno scelto di vivere la vita di tutti i giorni secondo gli insegnamenti del Vangelo