
La rotta del Mediterraneo Occidentale è un tratto geografico percorso dai migranti che attraversano Marocco, Algeria, Guinea e Mali e arrivano alla Spagna continentale attraverso il Mar Mediterraneo, o via terra alle enclavi spagnole di Ceuta e Melilla, circondate da territorio marocchino. I migranti della rotta dell'Africa occidentale partono da Marocco, Sahara occidentale, Gambia, Mauritania e Senegal, e navigano lungo la costa africana percorrendo un tragitto rischioso che varia da 100 a 1600 chilometri di distanza dalla costa. Le Rotte Occidentali in genere sono considerate minori ma le criticità sono numerose, partendo dai motivi che spingono i migranti ad affrontare queste tratte sino al processo di accoglienza all’arrivo in Spagna, passando per gli innumerevoli rischi che spesso portano a tragiche morti in more.
Quali tipi di migrazione percorrono queste rotte? I trafficanti di persone sono gli unici agenti? Quali pericoli influiscono sui dati degli arrivi e delle morti? Come influiscono le politiche europee e gli accordi con paesi terzi sui migranti?
A questi e ad altri interrogativi cerchiamo di dare una risposta, sviscerando i report e i dati rilasciati dalle istituzioni e dalle ONG per far luce su una tra le tratte più complesse che tocca il nostro continente.
Per comprendere approfonditamente la situazione umana delle Rotte Occidentali abbiamo intervistato Lorenzo D’Agostino, giornalista freelance che collabora con testate internazionali, che ci ha regalato la sua testimonianza e ha analizzato con noi la complessa situazione umana e politica della rotta.