
Oggi, domenica della riforma, ricordiamo che cosa animava e insegnavano i riformatori.
In un mondo in cui la religione offuscava le menti e le coscienze, i riformatori riscoprirono il Vangelo.
Ma c’è una disarmonia tra religione e Vangelo? Il Vangelo non fa forse parte della categoria religione?
In genere la religione è qualcosa di costruito dall’uomo.
È ciò che l’uomo fa per cercare di elevare se stesso e raggiungere la divinità, e può assumere molte forme.
Il Vangelo di Cristo va nella direzione opposta. Non è un tentativo umano per elevarsi a Dio. Ma è Dio che scende dall’alto per venire incontro a noi.
Per i cristiani è importante imparare a rdistinguere lo spirito religioso, dallo spirito del Vangelo.
Timothy Keller ha detto: Se non mostriamo la differenza tra religione e Vangelo, le persone confonderanno la moralità con un cuore trasformato.
È anche possibile usare il Vangelo trasformandolo in religione, cioè in rituali e dogmi per raggiungere Dio, mantenendo il proprio “io” al centro del proprio universo.
Ci sono grandi differenza tra religione e Vangelo. Il testo di Luca 18, 9 – 14 ci aiuta ad individuarne alcune.
Queste differenze sono visibili in tutta la Bibbia, a partire, da Caino e Abele.
Caino incarna l’uomo religioso. Mentre Abele è un uomo di fede. Fino ai due ladroni sulla croce.
E a un illustre fariseo di nome Nicodemo, un uomo deluso dalla sua religione, che va a trovare Gesù di notte, e, parlando con Lui sperimenterà progressivamente il passaggio dalla religione al Vangelo.
Il mio piccolo libro intitolato: “Vita dall’Alto” descrive nel dettaglio il dialogo tra Gesù e Nicodemo, e come Gesù lo guida alla comprensione della vera fede che produce una nuova nascita, un risveglio dell’anima.
Lettura: Luca 18, 9 - 14 .
Disse ancora questa parabola per certuni che erano persuasi di essere giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio per pregare; uno era fariseo, e l'altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così dentro di sé: "O Dio, ti ringrazio che io non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri; neppure come questo pubblicano.
Io digiuno due volte la settimana; pago la decima su tutto quello che possiedo". Ma il pubblicano se ne stava a distanza e non osava neppure alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: "O Dio, abbi pietà di me, peccatore!"
Io vi dico che questo tornò a casa sua giustificato, piuttosto che quello; perché chiunque s'innalza sarà abbassato; ma chi si abbassa sarà innalzato».