Racconti dell’Ottocento: i palchettisti del Teatro Cagnoni di Vigevano
eArs
8 episodes
3 months ago
Scopri la Vigevano di fine Ottocento attraverso i palchettisti del Teatro Cagnoni. In ogni episodio esploreremo la città e conosceremo la sua storia attraverso la voce dei palchettisti storici del suo principale teatro. Un podcast dallo stile narrativo adatto sia per chi vuole sapere di più su questa città, sia per gli appassionati della Belle Époque.
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Scopri la Vigevano di fine Ottocento attraverso i palchettisti del Teatro Cagnoni. In ogni episodio esploreremo la città e conosceremo la sua storia attraverso la voce dei palchettisti storici del suo principale teatro. Un podcast dallo stile narrativo adatto sia per chi vuole sapere di più su questa città, sia per gli appassionati della Belle Époque.
Racconti dell’Ottocento: i palchettisti del Teatro Cagnoni di Vigevano
9 minutes
1 year ago
1. Luigi Costa
Di un teatro si può parlare descrivendone la bellezza: drappi di velluto, statue d’ottone, stucchi preziosi o perfino parlando dei concertisti e ballerini che hanno eseguito la loro migliore esibizione. Oppure, invitandovi a mettervi comodi in un luogo speciale: tra i palchetti d’onore, dove incontreremo le voci delle donne e degli uomini illustri che hanno dato vita alla storia del Teatro Cagnoni di Vigevano.
Narratore: In questo episodio incontreremo Luigi Costa, uno degli uomini più noti della Vigevano di fine ‘800. Benefattore, politico e mecenate, si accorse un giorno che alla sua città mancava qualcosa…
Luigi Costa: Accadde una delle molte volte in cui facevo ritorno da Roma, dove spesso mi recavo come deputato dopo che l’Italia si riunì sotto un unico regno. La carrozza andava piano e vidi, come se fosse già lì, la bellissima facciata di un teatro, nascosta tra le luci della sera. Ma prima di dirvi oltre, lasciate che mi presenti. Mi chiamo Luigi Costa. Sono nato a Vigevano una mattina di novembre del 1826, e qui ho trascorso tutti e 48 gli anni della mia vita… Forse vi sembreranno pochi e vi starete già rammaricando per la mia prematura dipartita, ma sappiate una cosa: il tempo che mi è stato concesso su questo mondo è stato sufficiente per dare vita a un sogno, il mio. Si tratta di una scuola di musica e di un teatro! E non uno angusto e lurido, come quello che sorgeva in città prima che mi occupassi io della faccenda, ma uno splendido e regale, degno del prestigio di Vigevano.
N: Siamo negli anni successivi alle guerre d’indipendenza italiane, in pieno Risorgimento, e Vigevano entra a far parte del nascente Regno D’Italia.
L: Agli inizi della nuova Italia unita, anni prima che l’idea del teatro mi balzasse in testa, fui tra i primi deputati di questo nuovo Regno, e venni eletto dal collegio della mia città. Fui fatto deputato per ben tre legislature di fila, dal 1865 fino al 1874 anno della mia dipartita. Nell’ultima elezione, in particolare, la Gazzetta del Popolo D’Italia fece il tifo per me, perché ero finito al ballottaggio contro un certo Carlo Negroni…avvocato molto vicino al partito clericale! Quando vinsi, lui - forse per la sconfitta, o per affar suo - preferì subito trasferirsi a Novara e lì, almeno, divenne sindaco.
N: Per l’esattezza, ecco cosa riportò il giornale dopo l’esito del voto: Facciamo plauso agli elettori di [...] Vigevano! il cav. Luigi Costa è conosciuto per persona proba di carattere indipendente e di principii liberali: e non dovendo per sua favorevole posizione sociale occuparsi del proprio benessere, avrà maggior tempo e volontà di prendersi a cuore il bene altrui.
L:E così, fu. Riguardo, poi, alla mia favorevole posizione sappiate che di denari non ne avevo sempre avuti così tanti. Ereditai tutte le fortune di mio padre, il Costa Giuseppe, da Andrea Costa mio zio, e perfino da un prozio, Camillo, che siano in gloria a Dio. Mi lasciarono un intero patrimonio e un titolo nobiliare, e… anche due righe di referenze.
N: Due righe di referenze che suonano più o meno così: Signore dell’intero patrimonio di 1.000.000 nel pieno della gioventù in cui tutto è lecito, di bell’aspetto e sano, sicuro di sé può rendere felice una donzella gentile.
L: Divenni perciò di colpo ricco e cavaliere. Ma cosa farne dei miei denari? Mi misi perciò a pensare, finché, come vi dissi già, non mi venne l’idea della Scuola d’Istrumenti d’Arco… e del nostro teatro. Lo immaginate un conte cavaliere a dirigere i lavori? Eppure, permettetemi di dirvi una cosa: non c’è mai stato teatro più bello a Vigevano. Diventai capo della commissione che studiò la creazione di un nuovo progetto di Teatro Comunale. Ebbi un ruolo fondamentale, anzi, più di uno. Lasciate che ve ne dica un paio: cassiere della commissione esecutiva...
Racconti dell’Ottocento: i palchettisti del Teatro Cagnoni di Vigevano
Scopri la Vigevano di fine Ottocento attraverso i palchettisti del Teatro Cagnoni. In ogni episodio esploreremo la città e conosceremo la sua storia attraverso la voce dei palchettisti storici del suo principale teatro. Un podcast dallo stile narrativo adatto sia per chi vuole sapere di più su questa città, sia per gli appassionati della Belle Époque.