La presidenza della Repubblica di Giovanni Leone è stata la più travagliata della storia Repubblicana: e lo è fin dalla sua rocambolesca elezione, avvenuta la vigilia di Natale del 1971. Mentre è al Quirinale viene accusato di corruzione per lo scandalo Lockheed, vive la fase delle stragi, della strategia della tensione, il rapimento di Aldo Moro e la sua uccisione. Che lo colpisce personalmente, essendo non solo amico di Moro, ma tra coloro che non condividevano la linea della fermezza. E' il primo caso eclatante del cortocircuito tra media, giustizia e politica: vent'anni dopo riceverà le scuse pubbliche dai suoi principali accusatori.