Che cosa resta dopo un femminicidio? Resta il dolore, famiglie spezzate, sogni che non si possono più realizzare. Come quelli di Giulia Cecchettin, uccisa quando aveva 22 anni dal suo ex fidanzato, e come quelli di tutte le altre, troppe, vittime di femminicidio. In Italia, una ogni tre giorni. Abbiamo chiesto a chi è rimasto di dare voce a questo lascito così prezioso. Per non smettere di parlarne e per smettere di essere uccise.
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Che cosa resta dopo un femminicidio? Resta il dolore, famiglie spezzate, sogni che non si possono più realizzare. Come quelli di Giulia Cecchettin, uccisa quando aveva 22 anni dal suo ex fidanzato, e come quelli di tutte le altre, troppe, vittime di femminicidio. In Italia, una ogni tre giorni. Abbiamo chiesto a chi è rimasto di dare voce a questo lascito così prezioso. Per non smettere di parlarne e per smettere di essere uccise.
Quando tuo padre uccide tua madre - La storia di Pasquale Guadagno
Quello che resta. Per Giulia, per tutte
23 minutes
5 months ago
Quando tuo padre uccide tua madre - La storia di Pasquale Guadagno
Pasquale Guadagno aveva 14 anni quando, il 25 aprile 2010, sua madre, Carmela Cirillo, è stata uccisa da suo marito, il padre di Pasquale e di sua sorella Annamaria. Quel giorno lui e Annamaria sono diventati orfani di femminicidio e un giudice ha pensato di affidarli alla famiglia paterna..
In questo episodio, Pasquale ripercorre la sua storia di dolore, ma anche di coraggio e di rinascita. Giorno dopo giorno, insieme a sua sorella Annamaria, ha ricostruito la propria esistenza, affrontando il silenzio, l’assenza, e tutto quello che resta quando tuo padre uccide tua madre.
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Quello che resta. Per Giulia, per tutte
Che cosa resta dopo un femminicidio? Resta il dolore, famiglie spezzate, sogni che non si possono più realizzare. Come quelli di Giulia Cecchettin, uccisa quando aveva 22 anni dal suo ex fidanzato, e come quelli di tutte le altre, troppe, vittime di femminicidio. In Italia, una ogni tre giorni. Abbiamo chiesto a chi è rimasto di dare voce a questo lascito così prezioso. Per non smettere di parlarne e per smettere di essere uccise.
