Che cosa resta dopo un femminicidio? Resta il dolore, famiglie spezzate, sogni che non si possono più realizzare. Come quelli di Giulia Cecchettin, uccisa quando aveva 22 anni dal suo ex fidanzato, e come quelli di tutte le altre, troppe, vittime di femminicidio. In Italia, una ogni tre giorni. Abbiamo chiesto a chi è rimasto di dare voce a questo lascito così prezioso. Per non smettere di parlarne e per smettere di essere uccise.
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Che cosa resta dopo un femminicidio? Resta il dolore, famiglie spezzate, sogni che non si possono più realizzare. Come quelli di Giulia Cecchettin, uccisa quando aveva 22 anni dal suo ex fidanzato, e come quelli di tutte le altre, troppe, vittime di femminicidio. In Italia, una ogni tre giorni. Abbiamo chiesto a chi è rimasto di dare voce a questo lascito così prezioso. Per non smettere di parlarne e per smettere di essere uccise.
«L'ultimo abbraccio a mia figlia» - Il femminicidio di Sofia Castelli nelle parole di sua madre Daniela
Quello che resta. Per Giulia, per tutte
19 minutes
5 months ago
«L'ultimo abbraccio a mia figlia» - Il femminicidio di Sofia Castelli nelle parole di sua madre Daniela
Sofia Castelli è morta a 20 anni, il 29 luglio 2023, uccisa dall'ex fidanzato Zakaria Atqaoui, che per il suo femminicidio è stato condannato a 24 anni di reclusione. Sofia sorrideva sempre, quella sera era andata in discoteca con le amiche. Lui l'ha aspettata nascosto nell’armadio della sua camera da letto e quando lei si è addormentata l’ha colpita con un coltello. L'ha uccisa così, perché Sofia, per lui, era una donna troppo libera. In questa puntata a raccontare chi era Sofia è sua madre, Daniela Zurria.
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Quello che resta. Per Giulia, per tutte
Che cosa resta dopo un femminicidio? Resta il dolore, famiglie spezzate, sogni che non si possono più realizzare. Come quelli di Giulia Cecchettin, uccisa quando aveva 22 anni dal suo ex fidanzato, e come quelli di tutte le altre, troppe, vittime di femminicidio. In Italia, una ogni tre giorni. Abbiamo chiesto a chi è rimasto di dare voce a questo lascito così prezioso. Per non smettere di parlarne e per smettere di essere uccise.
