
Daniel Johnson Lee Smith. Uno da diciotto omicidi in poco più di dieci anni, sempre la stessa tecnica: li drogava, quindi li strangolava e poi faceva cose al di là di ogni immaginazione. Fino all'errore fatale, forse inconsciamente voluto. Perché ci sono limiti che una volta superati diventano insopportabili. Persino a uno come Smith