
Benvenuti a “Progettare il giardino: consigli in 5minuti”… che oggi dureranno qualche minuto in più, perché affrontiamo uno dei temi più affascinanti del garden design contemporaneo:
la continuità tra interno ed esterno.
Non si tratta solo di mettere una bella vetrata oscegliere qualche arredo elegante per la terrazza. No.
È un vero cambio di prospettiva: riguarda i materiali, le visuali, la qualità dell’abitare, e soprattutto il modo in cui architettura e giardino dialogano. Come afferma la rivista Architect Magazine, oggi l’obiettivo non è semplicemente ampliare lo spazio abitativo, ma creare “un’unitàsuperiore tra natura, architettura e persone”.
Ed è esattamente questo il cuore della puntata di oggi.
Dall’architettura al paesaggio — senza soluzione di continuità
Fino a qualche decennio fa — e purtroppo ancora oggi,in molti casi — la casa finiva… con la porta finestra.
Fuori c’era “il giardino”, quasi sempre trattato come un’aggiunta: un luogo da sistemare dopo, con soluzioni quasi sempre da giardiniere, senza una vera integrazione progettuale. Oggi questo approccio è superato. Nei progetti più evoluti, il giardino è parte integrante dell’architettura: si lavora su assi visivi, grandi serramenti scorrevoli, pavimentazioni coerenti, palette materiche condivise.
Il risultato? Non c’è più una “soglia netta”, ma un passaggio fluido, continuo, spesso impercettibile.
La casa sembra più grande, più luminosa, e il giardino diventa vivibile tutto l’anno. Pensiamo a molte ville moderne: le grandi vetrate si aprono completamente in estate, facendo “sparire” la parete e fondendo il living con il giardino in un unico spazio.
Ma questo principio vale anche per una casa piccola o un appartamento conterrazzo: la chiave è la coerenza progettuale, non il budget o la semplificazione.