I capolavori della lirica rappresentati nel più importante teatro del mondo. La musica, i suoi grandi interpreti, i compositori: il racconto di un’emozione senza tempo. Un podcast del Corriere della Sera e del Teatro alla Scala. L’inaugurazione della stagione di opera e balletto del Teatro alla Scala, fissata per il 7 dicembre di ogni anno (giorno in cui si celebra Sant’Ambrogio, patrono di Milano) è un appuntamento immancabile per gli appassionati di musica, ma non solo: è l’evento culturale al quale guarda tutto il mondo. Questa serie lo racconta in tutti i suoi aspetti: storici e musicali, innanzitutto. Ma ogni creazione della Scala (non solo il Don Carlo di Giuseppe Verdi, diretto da Riccardo Chailly, che aprirà la stagione 2023-2024) è un elemento fondante dell’identità di Milano.
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I capolavori della lirica rappresentati nel più importante teatro del mondo. La musica, i suoi grandi interpreti, i compositori: il racconto di un’emozione senza tempo. Un podcast del Corriere della Sera e del Teatro alla Scala. L’inaugurazione della stagione di opera e balletto del Teatro alla Scala, fissata per il 7 dicembre di ogni anno (giorno in cui si celebra Sant’Ambrogio, patrono di Milano) è un appuntamento immancabile per gli appassionati di musica, ma non solo: è l’evento culturale al quale guarda tutto il mondo. Questa serie lo racconta in tutti i suoi aspetti: storici e musicali, innanzitutto. Ma ogni creazione della Scala (non solo il Don Carlo di Giuseppe Verdi, diretto da Riccardo Chailly, che aprirà la stagione 2023-2024) è un elemento fondante dell’identità di Milano.
Per Riccardo Chailly, direttore musicale della Scala dal 2015, il “Don Carlo”del 2023 chiude idealmente la sua personale «trilogia dell’oppressione», iniziata con il “Macbeth”, sempre di Giuseppe Verdi, nel 2021 e proseguita nel 2022 con il “Boris Godunov”di Mussorgskij. E la sua direzione si aggiunge a una straordinaria sequenza di interpreti. È lui a raccontare, insieme a Helmut Failoni, del Corriere della Sera, e a due dei cantanti dell’opera della prima del Sant’Ambrogio (il tenore Francesco Meli e il baritono Luca Salsi), le sue scelte musicali per questa edizione di uno dei grandi capolavori di Giuseppe Verdi.
Gli estratti dal “Don Carlo” in questo episodio: 0’00” Autodafè Orchestra e coro del Teatro alla Scala Direttore: Riccardo Chailly Coro del Teatro alla Scala (direttore del coro: Alberto Malazzi) Concerto Cori verdiani (2022).
3’37” Atto III, Morte di Rodrigo Rodrigo, marchese di Posa: Massimo Cavalletti Carlo: Fabio Sartori Orchestra del Teatro alla Scala Direttore: Fabio Luisi (2013).
8’14” Atto terzo, scena prima (aria “Ella giammai m’amò”) Filippo II: Ferruccio Furlanetto Orchestra del Teatro alla Scala Direttore: Myung- Whun Chung (2017).
11’00” Atto primo, scena seconda (Duetto “Dio, che nell’alma infondere amor”) Rodrigo, marchese di Posa: Luca Salsi Carlo: Francesco Meli Orchestra del Teatro alla Scala Direttore: Riccardo Chailly Prova generale della prima del 7 dicembre 2023
17’01” Preludio 2023 Orchestra del Teatro alla Scala Direttore: Riccardo Chailly Prova generale della prima del 7 dicembre 2023
20’11” Atto quarto, scena prima (Aria "Tu che le vanità") Elisabetta: Anna Netrebko Orchestra del Teatro alla Scala Direttore: Riccardo Chailly Prova generale della prima del 7 dicembre 2023.
Prime alla Scala
I capolavori della lirica rappresentati nel più importante teatro del mondo. La musica, i suoi grandi interpreti, i compositori: il racconto di un’emozione senza tempo. Un podcast del Corriere della Sera e del Teatro alla Scala. L’inaugurazione della stagione di opera e balletto del Teatro alla Scala, fissata per il 7 dicembre di ogni anno (giorno in cui si celebra Sant’Ambrogio, patrono di Milano) è un appuntamento immancabile per gli appassionati di musica, ma non solo: è l’evento culturale al quale guarda tutto il mondo. Questa serie lo racconta in tutti i suoi aspetti: storici e musicali, innanzitutto. Ma ogni creazione della Scala (non solo il Don Carlo di Giuseppe Verdi, diretto da Riccardo Chailly, che aprirà la stagione 2023-2024) è un elemento fondante dell’identità di Milano.
